Review Tour del romanzo intitolato "UN PADRE" degli autori Sylvia Kant e Andrea Bonati


Titolo: Un Padre
Autore: Sylvia Kant e Andrea Bonati
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Narrativa contemporanea
Trope:  
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#Divorce
#figlicontesi
Pov: 3 persona focalizzata
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: da definire
Data pubblicazione: Anteprima Salone interazionale del libro di Torino 15 maggio; ebook 28 maggio
Pagine: 500 circa
Trilogia: no
Autoconclusivo: sì

Sinossi:  

Nessuno racconta mai cosa succede dopo il vissero felici e contenti.
Nessuno ama parlare del lato buio, nascosto. Quello delle prime discussioni, dei tradimenti e del lento allontanarsi da quel sì, lo voglio che è stato detto col cuore anche se forse troppo presto.
Sandro e Maura hanno vissuto anni felici, hanno avuto una bambina e si sono amati. Nonostante le differenze sociali e le incomprensioni hanno trovato in Eva il loro punto di unione.
Eppure, non basta.
Non basta aver condiviso una parte di vita né aver messo al mondo una bambina per rimanere insieme. E quel legame che dovrebbe essere indissolubile diventa l’arma da usare per spezzare ogni certezza e cancellare tutto ciò che c’è stato prima.
Un padre è una storia feroce, il resoconto di una guerra senza fine. La lotta di un genitore contro l’ingiustizia.
E questa è la sua storia.

Estratto:  
Eva posa l’astuccio sul solito ripiano, poi, dopo aver richiuso le ante del mobiletto, Sandro le permette di serrarlo. «Tieni» dice la piccola porgendogli le chiavi.
«Bravissima» sussurra Sandro baciandole la fronte tonda e morbida come il velluto. «Chi sei tu?»  
«L’assistente di papà» risponde la bambina scivolando su tutte quelle esse.  
«Dio, come ti amo!» esclama stringendola forte a sé e facendola ridere. «Quanto bene vuoi a papà?»  
«Tanto» risponde Eva sorridendogli.  
«Tanto quanto?»  
Sua figlia allarga le braccia. «Tanto così!» e Sandro la bacia ancora, poi si avvicina alla porta-finestra, fissando orgoglioso la bambina.


Biografia:
Andrea Bonati
Autore di narrativa sociale, di origini romane, collabora alla stesura del romanzo “Tutto su mio padre”, edito dalla Newton Compton nel 2018 e ripubblicato, aggiornato, dalla casa editrice O.D.E. col suo titolo originale “Un padre”, nel 2025.

Sylvia Kant
Nasce come autrice di narrativa, ma esordisce nel genere rosa nel 2014, pubblicando “self” il suo primo romanzo, “Antony”, in seguito pubblicato nel 2015 dalla Newton Compton col titolo Prova ad Amarmi (e pubblicato di nuovo “self” in edizione integrale, con parti inedite, nel 2022 col titolo di “Antony”).
Nel 2016, sempre con la Newton Compton, pubblica il sequel Prova ad Amarmi Ancora, oggi pubblicato “self” in edizione integrale, con parti inedite, col titolo di “Angela” (ed.2025).
Nel 2018 pubblica “Tutto su mio padre”, edito dalla Newton Compton e ripubblicato aggiornato, nel 2025, dalla casa editrice O.D.E. col suo titolo originale “Un padre”.


Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.

Recensione:

Avevo aspettative piuttosto alte per questo romanzo ma devo dire che leggendolo non ho riscontrato quella bellezza che ero quasi certa di trovarvi, purtroppo.

È sicuramente un libro importante dal punto di vista legale ed emotivo, i personaggi però mi sono sembrati un tantino descritti in maniera superficiale, cioè non voglio screditare assolutamente il lavoro degli autori ma forse la storia non fa per me, il protagonista Sandro non mi ha conquistata.

Sandro mi è sembrato un po' troppo succube della moglie Maura, che invece è il suo opposto e infatti è sgraziata e si pone di fronte alla loro piccola figlioletta Eva in maniera strana visto che è volgare e sbraita in ogni modo possibile, incurante del fatto che Eva potrebbe restare turbata dal suo comportamento e anche traumatizzata.

Ciò che mi ha colpito in positivo invece è stato il modo in cui la famiglia di Sandro, i suoi genitori, lo aiutano e lo soccorrono moralmente visto che è depresso e deve fare i salti mortali pur di vedere sua figlia un tot di volte.

Però nel complesso, ripeto, il romanzo non mi ha catturato per niente ahimè ed è difficile recensire un'opera che non mi è piaciuta perché non voglio risultare antipatica, ma è anche vero che il tutto è soggettivo.

Più andavo avanti nella lettura e più mi rendevo conto che non mi piaceva, non trovavo empatia, riuscivo solo ad annoiarmi purtroppo e a voler saltare le pagine e arrivare velocemente al termine della lettura.

È sicuramente un romanzo che merita di essere letto, questo sì, cioè non sarò di certo io ad affermare o meno se è illegibile o no anche perché lo stile è pulito e i refusi sono assenti, ma non ha toccato le corde del mio animo semplicemente per soggettività, per gusto personale.

È un romanzo in cui Eva poi crescerà, perciò abbiamo un lasso di tempo molto ampio e questo fa sì che sia una storia interessante perché si evince che si tratta di un romanzo di formazione, ma per il resto l'ho trovato ripetitivo a non finire e mancava di originalità a mio avviso.

Ho provato tenerezza per un padre sconvolto, sì, un uomo che ama le piccole gioie della vita come le piante grasse o quelle carnivore e cercherà in tutti i modi di coinvolgere anche un altro Infante, Federico, riscoprendo forse in quel bimbo proprio la bellezza della sua figlioletta che non può vivere come meriterebbe e come vorrebbe.

Maura invece mi ha dato motivo di rabbia, sono rimasta senza parole di fronte alla sua scelleratezza ma la sua crudezza rappresenta d'altronde molti momenti attuali della società odierna perciò questo è un punto a favore per quanto riguarda il romanzo.

Infine, non vuole essere un ammonimento bensì piuttosto un consiglio o un punto di vista personale più che altro... avrei dimezzato il romanzo in almeno duecento pagine anziché quasi cinquecento per non essere troppo prolisso in modo ripetitivo.

VOTO DEL LIBRO: ⭐⭐⭐

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