Recensione del racconto intitolato "L'orrore della porta accanto" dell'autrice LORENA LUSETTI
Autore: Lorena Lusetti
Editore: Golem Edizioni
Collana: NeroDonna
Link Collana:
https://www.amazon.it/dp/B0F1DH8SL4
Genere: Noir
Formato: ebook/cartaceo
Racconto disponibile su Amazon
Prezzo ebook lancio: 2,99 euro
Data di uscita: 30 maggio 2025
Trama:
Dietro ogni porta di un condominio di periferia si nascondono storie che nessuno racconta. Tra panchine arrugginite e panni stesi, le vite degli inquilini scorrono nell’apparente normalità. Ma qualcuno osserva. Senza farsi notare, raccoglie frammenti di esistenze che si sfiorano, dettagli che agli altri sfuggono. Perché a volte, i vicini più insospettabili nascondono segreti terrificanti.
Autrice:
Lorena Lusetti vive a Bologna, la città in cui è nata e dove ha sempre abitato.
Ha creato una investigatrice privata, Stella Spada, le cui indagini si svolgono tra la Pianura Padana e l’Appennino, ma alla fine di ogni avventura si ritorna sempre sotto le due torri dove ha sede l’Agenzia Investigativa Spada.
Di Stella Spada ha pubblicato dieci indagini per la collana I Gialli Damster: L’ombra della Stella, Terra alla terra, Grigio come il sangue, L’orecchio del diavolo, I vasi di Ariosto, Il nano rapito, Il mistero dei dodici portici, Nemmeno le ossa, Un morto di troppo, L’ombra di Virginia.
Molti dei suoi racconti sono contenuti in antologie, come i libri della collana Brividi a cena e Le
donne che fecero l’impresa (Edizioni del Loggione). L’unico romanzo non appartenente al genere noir è Pensieri e parole (Giraldi, 2015).
Il suo sito: www.lorenalusetti.it
Estratto 1
Io so tutto di tutti, anche le cose segrete, so cose che non conoscono nemmeno gli interessati stessi e questo mi dà una bella sensazione, mi fornisce un potere su di loro, un potere speciale; quante cose potrei dire di queste famiglie, di queste persone che abitano nel condominio.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.
Recensione:
È facile farsi gli affari altrui, mentre sembra molto più complesso dare una mano e aiutare chi ha bisogno, chi è emarginato o è in difficoltà.
Questo è un po' ciò che è sempre successo nel mondo, purtroppo, e nella vita di tutti i giorni, ovunque, ma vorrei in questo caso concentrare tutta l'attenzione nei condomini, luoghi in cui si ricamano trame e si inventano le più disparate vicissitudini.
Il libro è proprio ambientato in un vasto condominio di periferia apparentemente normale, ma grazie alle parole del narratore principale, onnisciente, capiremo ben presto che è tutt'altro che un luogo consueto.
In realtà succede di tutto fin dal principio in quanto chi dovrebbe andare d'amore e d'accordo prova invidia per l'altra persona che abita ad esempio al piano inferiore o a quello superiore e quindi i contrasti si fanno sempre più accesi e non manca comunque il gusto per l'ilarità anche se velata di macabro.
Il racconto di Lorena Lusetti, parla ad un lettore che facilmente si immedesima nel libro in quanto è cosa consueta purtroppo che nella vita di tutti i giorni le persone si comportino in modo scorretto nei confronti degli altri e soprattutto sparlino e si mettano a puntare il dito contro, giudicando apertamente.
Nel condominio del libro poi è quasi una regola fissa che le persone cerchino in tutti i modi di darsele di santa ragione sia moralmente che fisicamente, visto che il narratore "speciale" ci racconterà di donne e uomini che mantengono dei comportamenti davvero ignobili e incivili.
Basti pensare la giovane scrittrice cui il narratore vuole un gran bene e la modalità in cui verrà "bersagliata" da qualcuno in particolare, oppure la dolce Margherita, o ancora un personaggio che mi ha fatto tanta pena è Luca, un bambino piccolo incompreso cui i genitori non si occupano abbastanza di lui e come al solito i condòmini sembrano non vederlo nemmeno.
Però si accorgono di lui solo quando gli capiterà qualcosa di veramente brutto e allora lì capiranno che dovevano mettere da parte i rancori e soprattutto le cosidette chiacchiere condominiali per poterlo aiutare, per sostenerlo.
È vergognoso poi che tutte le colpe delle circostanze negative ricadano sui ragazzi moldavi che abitano ai piani superiori... È sinonimo di razzismo e anche di pregiudizio visto che i tizi hanno i tatuaggi e quindi per questo motivo la gente crede che sia colpa loro se nel condominio stanno succedendo cose brutte e le notizie negative girano così in fretta.
Il racconto è di una bellezza unica anche perché tiene con il fiato sospeso sino alle ultime pagine e il lettore capisce facilmente di chi si tratta la figura misteriosa del narratore ma allo stesso tempo è guardingo e si cela bene e svela il suo volto pian piano.
Una storia che è sì inventata ma basa le sue radici su una prospettiva cruda e reale, quella dell'impossibilità unanime di poter convivere civilmente tra persone tra l'altro adulte e quindi che dovrebbero tenere presente le proprie responsabilità e regole condominiali invece fanno finta di nulla e si trafiggono l'anima da parte a parte.
Complimenti all'autrice la cui penna è straordinariamente acuta e brillante, mai tediosa e trascina il lettore in un logorio attento in cui il macabro si aggancia alla vita quotidiana con rigore di logica ma con estrema semplicità.
VOTO DEL LIBRO: ⭐⭐⭐⭐⭐
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