Recensione della raccolta poetica intitolata "IL MERCATO DELLE NUVOLE" della poetessa VANESSA FAZZOLARI



Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.

Recensione:

Leggo molto spesso poesie, avendo il piacere di scriverne parecchie e pubblicarle talvolta, ma raramente si raggiunge la sensibilità artistica innata di una poetessa che percepisce il mondo con occhi di bambina ma comunque con lo sguardo da adulta.

Vanessa Fazzolari riesce a essere sublime e sincera nelle sue poesie ricamate con leggiadra fanciullezza, timidezza, forza, voglia di vivere, energia e resilienza.

Vi è sempre della speranza nei suoi versi, l'incanto di non perdere mai quel lato positivo che richiama anche la natura, gli oggetti comuni e non, la purezza, la semplicità dei gesti quotidiani.

È nostalgica, fiabesca e ci invita costantemente ad essere magici, artefici della nostra vita.

I versi sono sia liberi sia talvolta in rima baciata, vi è comunque questa interessante alternanza stilistica ed è presente, anche se in minima parte, un tocco di seduzione soprattutto in una poesia in particolare, così come vi è un riferimento poetico ad un'altra opera letteraria nel suo componimento intitolato "Sotto l'albero di ciliegi".

La poetessa riesce ad essere dolce e umile ma anche piuttosto caparbia e tenace, dai suoi versi si conferma e si trae spunto per una poetica che si affaccia sull'irraggiungibile ma tiene comunque i piedi ancorati sul terreno e sulla realtà circostante.

Vi è inoltre una profonda immagine di innocenza fanciullesca che si scontra con la vita adulta, è come se ci fosse anche però una fusione tra sogno e reale, tra possibile e impossibile, tra gioco e lavoro, tra bimbo e donna o uomo che sia.

L'irrequietezza della vita che ci vuole frenetici e ansiosi si accosta al momento in cui da piccoli ci sentivamo sì fragili ma felici anche di avere paura del mostro sotto al letto, perché significava avere fantasia.

Ci invita a non smettere mai di sognare e a non perdere nemmeno la speranza sul domani anche qualora sia praticamente impossibile.

Gli elementi floreali, i profumi, i temi delicati e i sogni, la sensibilità, le farfalle e i simboli di una natura perfetta, e ancora rimarco la presenza dei bambini che giocano a rincorrere i propri sogni, e così gli adulti che nel loro mercato vendono idee ma anche come ben sappiamo oggetti e anche menzogne.

Nella raccolta poetica in questione prevale però il gusto semplice e veritiero, non vince la menzogna o la paura, la mancanza di coraggio, il tedio, la vanità, la morte. Niente di questo.

Per comprendere meglio la sua poetica si può fare un breve riferimento alla poesia "Il sole sognatore".

Il sole sogna ogni notte 
di essere una stella.

Sembra quasi che il sole sia un essere umano che sogna come chiunque altro qualcosa che non potrebbe accadere perché in realtà pardossalmente è già accaduto essendo anche una stella per davvero.

Oppure si può fare riferimento ancora ad un altro componimento, intitolato "Congedo".

In questo caso troviamo l'utilizzo della figura retorica definita Anafora.

Non ho radici, ma onde.
Non ho un porto, ma rive.
Non ho futuro, ma vento.

Si ripete NON all'inizio dei tre versi, quindi questo è un esempio di Anafora, ma la poetessa utilizzerà anche un ossimoro, una contraddizione, ovvero piuma d'acciaio.

Per concludere, è presente anche una poesia in cui è presente in particolare la preghiera, il lato mistico e religioso e il colore blu.

Ecco che la poesia è intitolata dunque Azul, Azul, Azul. Che forse la poetessa abbia intenzionalmente scritto tre volte la stessa parola pensando alla Trinità e al numero tre perfetto?

Colpisce molto il fatto che la poesia in questione sia scritta totalmente in lingua spagnola, per poi tradurla poco dopo in italiano.

In conclusione, come dice la stessa poetessa La vita è un canto d'infanzia.

Non si può dunque immaginare una realtà senza immaginazione o languida follia del fanciullino che cresce ma crede ancora nelle favole.

VOTO DEL LIBRO: ⭐⭐⭐⭐⭐








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