Recensione del romanzo intitolato "LA VITA DOPO DI LEI" dell'autrice ABRIL CAMINO




Panoramica del libro

Più di 100 mila copie vendute in Spagna e in America Latina

Il libro più romantico e commovente che leggerai quest'anno

Questa è la storia di un incontro che non sarebbe dovuto accadere.
È la storia di quattro giorni in una casa in montagna.
La storia di due persone che non hanno più motivo di essere una famiglia.
O forse sì.
È la storia di un lutto.
Di un amore infranto.
Di una vita che è finita troppo presto e che ha lasciato a metà due altre metà.

È la storia di segreti che si svelano al calore di un camino.
Di ricordi che si fissano nell'anima.
Di risentimento, colpa e dolore.
È la storia della vita che rimane dopo che la vita di qualcuno è finita.
È una storia di sopravvivenza.
Di famiglia.
E di amore.
Questa è la storia di un incontro che non sarebbe dovuto accadere.
È la storia di quattro giorni in una casa in montagna.
La storia di due persone che non hanno più motivo di essere una famiglia.
O forse sì.
È la storia di un lutto.
Di un amore infranto.
Di una vita che è finita troppo presto e che ha lasciato a metà due altre metà.

È la storia di segreti che si svelano al calore di un camino.
Di ricordi che si fissano nell'anima.
Di risentimento, colpa e dolore.
È la storia della vita che rimane dopo che la vita di qualcuno è finita.
È una storia di sopravvivenza.
Di famiglia.
E di amore.


Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.

Recensione:

Vivere sulla propria pelle un lutto è sempre qualcosa di devastante e tragico, ti porta via un pezzo di te un po' alla volta, ti costringe a stringere i denti e mordere la vita anche quando sembra impossibile, anche quando non si ha proprio voglia.

La morte non è solo un fenomeno da cui non possiamo proprio sottrarci, in quanto diviene protagonista assoluta del romanzo di Abril Camino, una storia magnifica in cui comunque, sempre la morte, avrà un ruolo sia primario sia secondario, ovvero non riuscirà a spezzare i legami cuciti a dovere, non sarà così forte da strappare le radici famigliari.

Entra in gioco David, il protagonista maschile e così subito dopo o parallelamente Elisa, coprotagonista femminile subito dopo Blanca che con la sua assenza è, paradossalmente, più presente che mai.

Tutto ciò che non è morte è amore e resilienza, tutto ciò che non diviene polvere è come se aggiungesse alla vita un senso atipico di sacralità e vitalità, in quell'accezione salvifica e corrispondente i legami stretti che non decidiamo noi di avere ma sceglie il destino al posto nostro.

Un fato insolente e beffardo che si accanisce in modo punitivo su David e su Elisa. 

Lui perché era il marito di Blanca, lei perché la madre. 

Due dolori differenti uniti da un unico senso direzionale d'amore univoco, un sentimento che trascende la morte, va oltre ogni tacita sentenza, va oltre quella malattia cardiaca congenita che si è presa la giovane vita di Blanca e l'ha strappata alla sua famiglia.

Ma nonostante la sofferenza, anzi proprio grazie a codesto sentimento e dolore, Blanca intercederà come anima buona dal cielo per porre fine ai dissidi dei due, creando così un ponte miracoloso tra realtà e sovrannaturale, tra mistero e ateismo, tra credenza e suggestione e scetticismo.

Segreti taciuti riemergono dalle profondità oceaniche del cuore, dopo di lei, dopo quella vita che senza Blanca non è più vita e si consuma mentalmente e lentamente come legna da ardere in un camino.

Giorni a pensare, a rimuginare e crogiolarsi in un dolore unico e senza tempo che però va oltre ogni costruzione maniacale e machiavellica, va oltre ogni situazione controversa e di dichiarazione omofoba nei confronti di David che si scopre omosessuale e ansioso, mentre instaura finalmente un rapporto sano con la suocera Elisa.

Punti di vista sempre alternati in un dedalo di sfaccettature croniche, lampanti e simili alla pioggia battente, ad una tormenta di neve improvvisa la quale assomiglia tanto ad un segno del cielo.

L'armocromia invisibile dei desideri sbagliati va a cozzare contro l'immaginario indivisibile e soggettivo dei protagonisti in una Spagna che sottolinea tutto il suo calore, il gusto per il cibo raffinato ma anche per la semplicità e la tragicità a volte comica seppur nera.

Un romanzo che nasce per commuovere e smuovere gli animi, una storia in tempesta, un desiderio profondo di rinnovarsi e rinnovare il proprio destino, anche senza la persona amata, affinché se la morte ci toglie tutto, la vita possa almeno ridarci parte di quello stesso tutto.

VOTO DEL ROMANZO: ⭐⭐⭐⭐⭐




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