Recensione del libro intitolato "OUT - IL TENNIS FUORI DALLE RIGHE" dell'autore MAURIZIO FEI

 



DESCRIZIONE DEL LIBRO 

Out è un viaggio a 360 gradi nel mondo del tennis, le cui nobili e altezzose origini giunsero alla resa dei conti negli anni ’70, quando le prime racchette in truciolato comparvero in offerta speciale nei grandi magazzini. Uno sguardo obliquo ma realistico sul tennis, sulla sua storia, la tecnica di base, gli aspetti psicologici, il rapporto con i media, i tornei più prestigiosi, la battaglia dei sessi e tutti i campioni dell’era Open e del più recente passato, fino all’avvento di Sinner, numero uno del ranking mondiale. Primo italiano a riuscirci, anche se solo per una manciata di chilometri.

L’AUTORE 

Maurizio Fei, autore e regista teatrale e radiofonico. In ambito umoristico, firma sketches televisivi e commedie teatrali grazie alle quali si aggiudica il Premio Ettore Petrolini e il Premio Paolo Stoppa, entrambi promossi dal Comune di Roma. Nel 1995 vince il primo premio di video satira indetto dal settimanale Cuore. Nel 2000 si aggiudica il Premio Troisi e il Genova Film Festival con un cortometraggio dal titolo Uno su Seicento Milioni. In ambito satirico, collabora con alcune delle più importanti testate italiane. Nel 2017 è coautore del libro Il Nuovo Dizionario degli Orrori, Neologismi da Brivido (Castelvecchi); nel 2023, scrive il Manuale del Perfetto Telecronista di Calcio (Festina Lente Edizioni), premiato alla VII edizione del Premio nazionale di letteratura umoristica “Umberto Domina” e con una Menzione Speciale Migliore Scrittura al Premio Troisi.



RINGRAZIO LA CASA EDITRICE PER LA COPIA DIGITALE DELL'OPERA


RECENSIONE:

I miei ricordi di bambina mi vedono appassionata di tennis soprattutto per l'abbigliamento delle ragazze, non potevo di certo sapere, ancora, che quello stesso sport un giorno mi avrebbe condotta, per grazia del destino buono, a leggere un libro così affascinante e ben scritto, in cui il tennis è descritto veramente in ogni sua accezione e in ogni sua regola, anche magari quella meno conosciuta dalla massa.

Lo sport in generale non mi fa impazzire, ho giocato a pallavolo per qualche anno, non ho mai tenuto in mano una racchetta da tennis e non ho mai sintonizzato la TV sui canali sportivi con fervore accecante pur di poter vedere le partite di tennis, ma in qualche modo mi ha sempre catturato e non so spiegare bene il perché.

In questo libro, che sembra un saggio sul tennis in un certo senso e va ad abbracciare la letteratura e gli stili sportivi d'altre epoche rimarcando la nascita di questo sport abbastanza antico, i tennisti, uno fra tutti Borg, vengono descritti minuziosamente e con un'esplosione di colori e accezioni allegre, a volte tendendo ad un'ironia bestiale e direi anche sfrontata ma sempre elegante e mai noiosa o acerba.

Si parte dalle regole principali del tennis, per poi avviarsi in un lungo e semplicissimo viaggio verso l'avventura vera e propria e devo dire che dalla copertina del libro e dal titolo immaginavo già che il contenuto fosse splendido così come infatti è stato successivamente, in effetti Maurizio Fei, l'autore, ci trasporta in un mondo idilliaco ma anche sofferente in un certo qual senso, un universo tennistico fatto di lotte, sacrifici, veri e propri duelli metaforici, gare mentali contro l'avversario, sempre utilizzando un ritmo incalzante e un clima amorevole e sereno.

Nel libro si ride, si ride davvero tanto ma non si prende mai in giro i tennisti e questo è lodevole ovviamente. L'autore, cioè, sa essere ironico e autoironico, preservando però sempre quel buongusto nei confronti della maturità letteraria e soprattutto delle convenzioni stilistiche e linguistiche, difatti non è mai scandaloso o poco corretto, volgare o chissà cos'altro.

Perché leggere un libro sul tennis? Me lo sono chiesta mentre richiedevo alla casa editrice la copia per poter lasciare la mia opinione personale, per recensirlo come faccio spesso da anni ormai sul mio blog, per poterne parlare e poter arrivare alla gente, umilmente, e far captare il messaggio parafrasando o in un certo senso dando man forte all'autore, così da comprendere, le persone, che il tennis in realtà è uno sport che conviene praticare e conviene osservare con attenzione, con vivacità ed energia, con divertimento e soprattutto, forse, con perenne sorpresa.

Si argomenta poco forse, tutt'oggi, sul tennis, si parla di altri sport e sentiamo oggigiorno che il calcio è lo sport più seguito e che i calciatori sono pagatissimi, insomma il mercato sportivo punta davvero sempre ed esclusivamente sugli stessi sport.

Lungi da me criticare, ma il tennis è vero che merita uno spazio in più, in quanto è davvero ricco di varietà e di entusiasmo a non finire. 

L'autore non degrada gli altri sport, anzi, ne parla parallelamente e segue un percorso didattico/costruttivo e mai distruttivo o volto a scombinare i ruoli, oppure a parlar male dei calciatori etc. 

Maurizio Fei riesce con caparbietà, risoluzione e umiltà, a tracciare un quadro immenso e ben definito (aggiungerei anche mai ripetitivo), di uno sport che a volte sembra messo da parte o non compreso appieno, uno sport che invece va rivalutato, uno sport cui ci si affeziona come fosse un componente della famiglia, questo grazie anche alla bravura e alla versatilità dell'autore ma anche alla tecnica del gioco in sé e a tutta la cultura tennistica, i campioni del Roland Garros e di Wimbledon, dai numeri uno fino a Sinner, per tornare poi al passato ma concludere al presente con un un campione di super eccellenza che è umile, il classico ragazzo della porta accanto.

Un libro che consiglio davvero a chiunque, soprattutto a chi vuole distrarsi per qualche ora o per qualche giorno e considerare l'opportunità di praticare finalmente il tennis o semplicemente avventurarsi nelle sue trame edulcorate dal ritmo e dal palleggio insistente anche su un semplice muro, un muro che se potesse parlare direbbe molto più di quanto non abbia già detto io in questa recensione.


VOTO DEL LIBRO: 💫💫💫💫💫


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