L’agente FBI Angela Thompson torna a Lake Heaven per chiudere un capitolo doloroso, ma la casa nel bosco e un’antica maledizione la trascinano in un nuovo incubo. Sparizioni improvvise, un vagabondo tormentato, un diario nascosto e la tragica storia di Maka, giovane Lakota perseguitata sessant’anni prima, la spingono oltre ogni limite. Tra visioni e ricordi sepolti, Angela dovrà affrontare il suo trauma più profondo.
Ma Lake Heaven non perdona, e il suo doloroso segreto sta per risvegliarsi.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.
Recensione:
Ritorniamo a Lake Heaven e lo facciamo in punta di piedi, sentendoci disarmati e letteralmente con il cuore in gola.
In questo secondo volume troviamo il volto già noto di Angela Thompson, agente FBI, così come anche alcuni altri personaggi, ma la bellezza e la caratteristica principale sta nella storia di una nativa indiana di nome Maka che però tutti chiamano Rose, una ragazza splendida e bella come poche, il cui cuore è un turbinio di magia bianca e nera.
Il demone che silente si fa spazio nei boschi e diviene lupo e viceversa, in questo volume è riproposto più volte e il gusto per il macabro tanto caro a King, Poe e altri scrittori che stimo molto, è palese e ci lascia un brivido enigmatico lungo la schiena.
I luoghi che quasi si materializzano come dei quadri di Monet o di Goya talvolta, si ribellano ai dettagli più comuni e significativi, sempre o comunque quasi contornati dalla nebbia o dal gelo, dal vento impetuoso, dagli agenti atmosferici imperituri e a volte inspiegabilmente crudi e violenti.
Talvolta il volume diviene macabro, a volte estremamente gotico o addirittura intraprende la via del romanzo epistolare, con continui flashback di un tempo perduto che si ricollega però facilmente al mondo attuale e imperfetto, insensibile alla guerra e alle atrocità che dovettero subire gli indiani in passato o alla denigrazione delle razze considerate comunque inferiori.
Proprio per tutti questi motivi, Brucia la strega!, può essere considerato benissimo un libro horror ma anche drammatico, rappresenta la miscellanea dei rapporti infrantesi tra uomini e donne, chierici e laici, umani e disumani, morti e redivivi e defunti e vivi.
Lake Heaven non è un posto come gli altri su questa Terra, l'autore lo rende talmente vivo da farlo risultare palpabile e godibile al cento per cento, come se potessimo visitare il Montana sapendo che l'America è tutta Lake Heaven, è circoscritta in un cerchio di fuoco in cui il rogo per la strega è pronto da secoli e la gente sbraita e intona i suoi canti lugubri di morte.
L'autore utilizza tutta la sua versatilità estrema e sentenzia stragi, morti, condanne, con una sorta di pietà talvolta per molti anacronistica forse ma per me volutamente efficace e dal gusto poetico e bizzarro.
Un amore viscerale per il macabro, per le visioni a occhi aperti e per quel sottile dolore che riempie il cuore ma lo fa anche sanguinare ancora e ancora, come un graffio sottile di unghie che tastano anticamente il legno marcio di una porta, come i cadaveri in decomposizione o una testa che viene baciata romanticamente, ritrovando nell'amore e nella morte il ciclo magico della vita e anche del flusso ritmato del non ritorno.
Voto del romanzo: 💫💫💫💫💫
0 Commenti