Recensione del romanzo Élite - Il frammento delle spade - di FRANCESCO MERLI

Descrizione dell'opera:

Lucifero, incaricato dall’altissimo nell’accompagnamento sul cammino della redenzione delle anime, prima ancora del loro transito nel purgatorio, si sdegna del comportamento degli uomini operato sulla terra durante l’epoca della Santa Inquisizione e decide di dare inizio, senza il consenso del padre, all’apocalisse.
Michele, coadiuvato da un pugno di angeli e arcangeli, gli si oppone e arresta l’imminente fine del mondo prima che sia troppo tardi, scatenando le ire del fratello.
Verranno a formarsi due schieramenti che si fronteggeranno per il destino dell’uomo mentre Dio rimarrà chiuso nel silenzio e svanito chissà dove.
Durante quello che sarà poi conosciuto come il “Grande Scontro” Lucifero soccomberà a Michele e la divisione dei cieli e degli inferi sarà stabilita senza veri e propri vincitori.
Molti angeli, unitisi alla causa di Lucifero saranno, infatti, banditi e, logorati dal rancore, muteranno in demoni e origineranno con odio le creature d’ombra dell’aldilà. Lucifero stesso sarà rilegato nel neo-originato inferno, divenuto luogo di pura tortura delle anime condannate.

Secoli dopo, scienza e magia convivono sul filo di un equilibrio precario. La religione cristiana è stata completamente riorganizzata e le creature celesti collaborano con gli stati più potenti garantendo una sorta di controllo globale per mezzo di un nuovo ordine cattolico che ha instaurato radici profonde in quasi tutto il mondo.
Lucifero, prima della propria disfatta totale, era riuscito a maledire ulteriormente il genere umano garantendo vita a tutte le paure dell’uomo concepite fino ad allora, trascinandolo in una lotta senza sosta contro bestie e creature di ogni sorta, frutto di miti, leggende e terrori di quell’epoca e del passato.
Michele, logorato dal dubbio, aveva cercato aiuto e risposte nel padre scomparso e, partito alla sua ricerca, aveva lasciato i propri sottoposti a supporto degli uomini. Nonostante fosse stato molto indebolito dallo scontro con il fratello era riuscito a infondere la magia come dono negli animi più puri, in modo tale che i meritevoli fossero in grado di contrastare le nuove minacce, garantendo così, o perlomeno tentando di farlo, una sorta di bilanciamento nell’esistenza terrena.

Secondo gli scritti di alcuni profeti del tempo solo delle entità fenomenali, di natura sia angelica che demoniaca, sorte per volere di Dio dalle schegge dell’incontro delle lame di Uria e Seschera, le potenti spade possedute rispettivamente da Michele e Lucifero durante il Grande Scontro, denominati élite, sarebbero stati in grado di decidere, un giorno, il destino del creato e se quest’ultimo verrà, in fine, condannato del tutto oppure salvato.


Recensione:

Nella mia vita ho letto un numero notevole di romanzi, opere buone e più o meno gratificanti all'occhio attento del lettore, ma raramente mi imbatto in libri che lasciano davvero il segno ed Élite, è proprio un romanzo da cui non ci si riesce a distaccarsi.

Vuoi per i protagonisti, Liam e Kara, un Élite e una mietitrice, vuoi per il modo in cui il dark fantasy rievoca scene e scenografie degne di film epocali e di altri libri di epica o in primis, almeno per quanto mi riguarda, la Divina Commedia e la Bibbia, vuoi perché anche gli antagonisti si fanno amare e si prova empatia anche per i più bruti e rudi, è un'opera che lascia il segno.

Liam è simpatico, non manca mai di incuriosire ed è curioso egli stesso nei confronti della vita, è intelligente e caparbio. Kara è dolce e a volte potrebbe sembrare ingenua e troppo delicata, ma in realtà è una tipa tosta che sa il fatto suo.

Insieme formano un duo che non permette rivali, riescono, insieme, a superare nomenti davvero complessi e l'autore è molto astuto nel descrivere azioni che si susseguono l'un l'altra senza lasciare né ai protagonisti e né ai lettori, il tempo di assimilare ciò che e appena accaduto ma questo senza comunque difficoltà o dispersione di idee, tutto ciò senza disordine all'interno delle frasi o della sintassi stessa e questo è davvero lodevole a mio avviso.

Anche il fatto che ci si interroghi sul destino del mondo, che moltissimi dei luoghi citati esistano veramente e quindi si dia largo spazio sì all'immaginazione ma anche alla veridicità dei fatti, rende l'opera incantevole e magistrale anche perché il lavoro di rifinitura ed eleganza dello stile è continuamente e appositamente marcato con delicatezza, come se si stesse posando un giglio sopra di una roccia.

L'eleganza stessa va poi a immergersi e scontrarsi con il malessere, con il mal di vivere generale di alcuni antagonisti e personaggi non proprio di spicco ma che avrete già sentito nominare nel corso della vostra esistenza: Lilith ad esempio.

Vi è del romanticismo, vi è anche del malessere poetico, quell'egocentrismo tipico dell'eroe funesto ma anche altruismo altrettanto tipico invece al contrario di chi vuole combattere in gruppo o in coppia e vincere assieme battaglie, paure e sensi di colpa.

L'autore è incredibile, ci trasporta fin dall'inizio in un mondo rettiliano che però non ha quasi mai finzione, inoltre il suo personaggio centrale, Liam, è sempre estroverso e mai lunatico a mio parere e questo è un altro punto a favore sia del protagonista che dell'autore.

Ringrazio proprio l'autore per avermi fatto conoscere la sua opera e avermi dato così l'opportunità di leggere e recensire il suo romanzo.

Voto del libro: ⭐⭐⭐⭐⭐

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