Recensione del romanzo "BURRITO" dell'autrice VIKI GUARIENTO


TRAMA DELL'OPERA:

Questo libro inizia catapultandoti nell'intimità dei suoi protagonisti. E quando eri convinta di essere dentro il racconto di un amore che, per essere dov'era, le aveva superate tutte, ecco che le tue certezze vengono stravolte. È quando inizi a canticchiare Messico e Nuvole per smorzare la tensione che ti rendi conto che ha smesso di essere solo una storia d'amore.

Isabella - un personaggio che ha trovato il suo autore


RINGRAZIO LA CASA EDITRICE PINGUINO EDITORE PER LA COPIA DIGITALE DELL' OPERA.


RECENSIONE:

Devo essere il più sincera e obiettiva possibile, devo cioè esternare le mie emozioni e sensazioni più vere e importanti riguardanti il romanzo in questione che mi ha scosso nel profondo in maniera più che positiva, direi.

La miscela degli ingredienti giusti, l'excursus della storia, la "farcitura" metaforica (o forse no ?) di quei fatidici burritos per giunta omonimi al titolo dell'opera, l'ingresso in scena dei protagonisti e dei personaggi anche poco centrali ma comunque importanti e sempre interessanti, quasi indefinibili... il tutto è dolcemente, ma con forza, catastrofico talvolta e allusivo a quella resilienza insita nel genere umano ma soprattutto come è noto, nelle donne.

La protagonista, V, è come se volesse filtrare il dolore dal suo mondo interiore, un microcosmo indelebile e circoscritto in una tensione che in principio non si nota ma che pian piano diventa palese e commovente, assolutamente empatica e quasi straziante.

A, il protagonista maschile, possiede un potenziale incredibile a livello umano ma è come se ingenuamente non riuscisse a ricavare dal suo stesso Io tutta la bellezza umana che Dio gli ha posto nel suo stesso cuore, cosa che indiscutibilmente riesce invece a percepire il personaggio secondario ma indelebile di Jesus Bianco de La Cruz.

Altro aspetto molto importante della storia è il fatto che la protagonista sia in dolce attesa e lo stress raggiunto dalla stessa V, è palpabile e coinvolge i lettori in maniera assoluta, riuscendo infatti a tenerli con il fiato sospeso e il batticuore per un tempo davvero indefinito.

Io credo che l'autrice abbia ricamato una trama sensazionale e incredibilmente assurda, soprattutto per la sua disponibilità umana e d'anima, dunque di donna, di essere splendida e fuori dagli schemi, molto probabilmente, in quanto scrittrice VERA e non da schiamazzo o da romanzetto copiato da altrettanti romanzetti insulsi e ricchi di volgarità o ben altro.

Posso solo concludere dicendo che è stato un vero onore e un piacere immenso poter leggere e recensire un'opera di tale livello, così tanto encomiabile e superlativa.

Il Messico e la Morte, a mio avviso, grazie a Viki Guariento, non sono mai stati così sublimi e al contempo nostalgici... quasi come la prelibata sensazione di addentare un vero burrito, sì, ma tra le nubi dell'anima.


Voto del romanzo: ⭐⭐⭐⭐⭐








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