Recensione del romanzo intitolato "Cuore all'ombra" dell'autrice Daniela Malpeli



Descrizione del libro:

Bea Biscottini ha deciso di morire: dopo trent’anni di scelte sbagliate e reazioni d’impulso, questa è la prima cosa sensata che farà. O almeno così le sembra. Ne è convinta, Bea, ma non ne è altrettanto convinta la Vita, che proprio questa settimana ha iniziato a metterle i bastoni fra le ruote, gettando sulla sua strada una serie di stravaganti e improbabili personaggi: Zeno, eccentrico impiegato delle pompe funebri; Lia, vicina impicciona ma dall’animo nobile; Ursula, signora attempata che ogni tanto sprofonda nel buio, appassionata di astrologia, cristalloterapia e pozioni per il mal di pancia; Rocco, musicista squattrinato che ama disegnare palazzi che non saranno mai costruiti.


Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.


Recensione:

Una settimana di vita. 

Che cosa può succedere ad una ragazza in una settimana? Niente, tutto, molto più di quanto non ci si aspetti, l'improvvisa voragine che si avverte sotto i piedi nel cascare da una rupe può ridimensionarsi in un secondo, perché in fondo non siamo noi che profetizziamo o progettiamo il destino, bensì è la Vita stessa.

Bea Biscottini sa benissimo cosa desidera da quella stessa vita che le sta stretta. Si sente incompresa da sempre, non amata e non ben voluta dalla sua famiglia, che sembra fare finta di nulla, specialmente suo fratello che apparentemente detesta quella sorella per lui vittimista e infantile, forse anche viziata e superficiale.

Ma Bea non è questo, lei può decidere di voler morire e tutt'ad un tratto nel giro di sette giorni, recuperare il tempo che altrimenti scivola via come sabbia dentro una clessidra, a rincorrere quello stesso tempo farabutto ci pensa anche Rocco, lo sconosciuto che cambierà in un certo senso i piani della protagonista assoluta.

Un romanzo così emozionante ed emotivo che difficilmente si può dimenticare e mettere in un ripostiglio, perché sarebbe come rinunciare al valore intrinseco della Vita stessa in favore dell'inettitudine della Morte.

Una storia che malgrado la sofferenza dei vari personaggi e soprattutto di Bea, riesce a diffondere pace e luce, amor proprio e amor altruista, incantando i lettori anche perché è davvero scorrevole e mai tediosa.

C'è sempre il dilemma della Morte che pare una donna o un uomo in attesa di giocare la sua partita finale, accendendo o, a suo piacimento, spegnendo il sorriso di Bea e delle persone che la vivono e le vogliono un bene dell'anima.

Il ritmo che intercorre nel romanzo è quello cadenzato simile in tutto e per tutto ad un cuore stanco, affaticato, un muscolo involontario che fa dell'ombra la sua casa per non soffrire più ma non capisce forse che così facendo chiuderà tutte le porte del destino... forse però non tutto è perduto, e la porta principale, quella chiamata speranza, rimarrà spalancata per tutto il tempo dell'esistenza.

Mi sono molto commossa nel leggere questa storia, ho avvertito un brivido vitale che non si è mai dissipato nel corso della narrazione, ho assaporato, paradossalmente, la nostalgia di tutto ciò che proprio in quel futuro incerto può succedere o non accadere alla stessa Bea, facendo il tifo per lei e per quel suo triste cuore che merita di splendere di luce propria. 

Questo romanzo è stato un viaggio intenso e doloroso, ma mi ha fatto sperare fino alla conclusione, mi ha quasi cantato in faccia la verità della vita con tutte le sue sfaccettature e desideri, misteri e ipocrisie, difetti e disagi esistenziali.

Una vita che, seppur al limite e in ombra, merita di essere vissuta.

VOTO DEL ROMANZO: ⭐⭐⭐⭐⭐


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