Recensione dell'opera intitolata "Strani - L'impiegato dell'ufficio protocollo" dell'autrice Laura Corsini


Quando trascorri molti anni dietro la scrivania di un ufficio comunale i sogni cominciano ad assottigliarsi, ma Roberto Strani, modesto impiegato dell'Ufficio Protocollo di un piccolo comune emiliano, ancora qualche sogno lo conserva: poter salire di grado, o almeno ottenere un trasferimento alla biblioteca, al settore cultura, dove la sua laurea in filosofia non sarebbe del tutto sprecata. Tutti sembrano essersi scordati di lui e della sua misera vita fino a quando, inaspettatamente, il destino sembra offrirgli sul piatto d'argento un'ultima occasione.


Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.

Recensione:

Devo ammettere che il romanzo seppur breve mi ha coinvolto tantissimo ma allo stesso tempo, nei primi capitoli, mi ha un po' rallentato la lettura in quanto faticavo ad immedesimarmi nel protagonista Roberto Strani.

Forse il romanzo non rientra totalmente nel mio genere di lettura preferita, ma devo dire che in seguito, i capitoli sono diventati molto più interessanti e anche emozionanti.

Roberto Strani è un uomo sicuramente fuori dal comune, è uno stakanovista e quasi non si prende cura più di se stesso, è fin troppo umile e di una semplicità davvero disarmante.

Forse è un personaggio che dovrebbe dimostrare più coraggio e più tenacia, a volte potrebbe essere scambiato per un ignavo perciò visto in maniera negativa, ma in realtà quando emerge tutto il suo passato si percepisce che Roberto è sempre stato un uomo tutt'altro che indifferente alla vita.

Diciamo che sicuramente è una persona capace di grandi gesti, ma si nasconde dietro un velo di noncuranza.

L'aspetto positivo di Roberto Strani però emerge a metà romanzo, e soprattutto ad un certo punto quando subentrerà un personaggio femminile di nome Sara, la quale in un certo senso rivoluzionerà il mondo di Roberto senza scomporsi più di tanto.

Sara è completamente diversa da lui, e forse proprio per questo riuscirà a trasformare Roberto in una persona più sicura di sé, un uomo nuovo che deve assolutamente credere più nelle sue potenzialità, nei suoi sogni chiusi nel cassetto e piacere di più alle donne proprio come ci riusciva quando era un ragazzino di diciotto anni.

Affascinante, versatile, intelligente e anche amante della musica... ma chi direbbe mai che la vita grigia e comune di un uomo che lavora quotidianamente a contatto con documenti e fascicoli di vario tipo, in realtà nasconde un passato così diverso dal suo presente?

È come se Roberto fosse sdoppiato in due personalità differenti, due mondi paralleli che si uniscono ad un certo punto della narrazione e, intersecandosi, assumono colori e volti nuovi, estremamente particolari.

Un romanzo intelligente, velatamente sarcastico e con riferimenti letterari ben precisi che trasformano il libro in maniera esemplare, rendendolo evocativo e quasi speculare.

I dettagli minuziosi si rincorrono gli uni con gli altri, così come le vicende e le azioni intraprese dai protagonisti che vengono descritti sempre in maniera totalizzante, senza tralasciare la loro cultura personale, il loro credo religioso, la loro bellezza interiore ed esteriore etc.

È una storia che appassiona anche grazie alla ricerca dell'introspezione, al modo in cui l'autrice si avvale di uno stile e di un linguaggio semplice e colloquiale, ma al contempo ricercato ed elegante che ben si adatta alle varie vicissitudini.

Nulla è lasciato al caso, e devo sottolineare il fatto che il libro mi ha addirittura commosso soprattutto a metà storia e anche sul finale... è inoltre doveroso ricordare l'intraprendenza di Selene, giovane ragazza che potrebbe essere la figlia di Roberto la quale rappresenta il connubio tra virtù e valori ben definiti soprattutto per quanto riguarda la tematica della famiglia.

La semplicità della ragazza e la sua forza interiore sono un esempio per tutti coloro che leggono la storia, e va a contrapporsi in un certo qual senso alla figura di Sara, che è molto più grande di lei anagraficamente ma dovrebbe imparare da lei umiltà e serietà.

Roberto è pacato, se ne va in giro tranquillo e pacifico con la sua bicicletta e incarna il perfetto gentleman dei tempi ormai andati.

Un uomo misterioso, malinconico e di tutto rispetto, per un romanzo davvero indimenticabile!

VOTO DEL ROMANZO: ⭐⭐⭐⭐⭐

Posta un commento

0 Commenti