Segnalazione e recensione del romanzo intitolato "Al di là del destino" dell'autore Fabrizio Braggion


Trama dell'opera:


Al di là del destino narra le vicissitudini delle anime di Gary, un ragazzo morto suicida perché sopraffatto dalla depressione, e di Camilla, un’adolescente rimasta vittima di un grave episodio di cyberbullismo che l’ha indotta a togliersi la vita, entrambi puniti con la dannazione eterna, che, desiderosi di riscattarsi, grazie all’aiuto di due formidabili alleati fuggiranno dall’oscura prigione in cui erano stati relegati, instaurando un mirabolante viaggio all’interno del Mondo dell’Aldilà nel disperato tentativo di cambiare il loro destino.


Ringrazio l'autore per la copia digitale dell'opera.


Recensione:

Quando mi è stato proposto da parte dell'autore di leggere e recensire questo romanzo avevo alte aspettative e devo dire che non sono rimasta affatto delusa dall'opera fantasy intitolata "Al di là del destino", in cui i protagonisti viaggiano altrove, diciamo in una realtà parallela alla nostra che prende il consueto nome di aldilà.

Gary è il protagonista assoluto, si tratta di un ragazzo che ha commesso un atto gravissimo nei confronti della sua stessa vita, decidendo di porne fine e non considerando ovviamente le conseguenze e tutto ciò che accadrà in seguito a questa sua orribile azione.

Il romanzo a mio avviso si presenta fin dal principio come un vero e proprio viaggio ricco di emozioni e sentimenti, ma soprattutto di sensazioni palpabili e incredibilmente realistiche.

L'aldilà rappresentato in questo libro è sicuramente molto affascinante e davvero originale, sono presenti personaggi rilevanti come Camilla, una ragazzina dolcissima e anche lei suicida, inoltre vi sono diverse figure angeliche che però risultano spesso antagoniste e anche diciamo punitive, cone ad esempio Perla, la prima figura d'angelo nero che incontreranno Gary e Camilla.

Devo dire che mi è balzato subito all'occhio l'omaggio da parte dell'autore al sommo poeta Dante Alighieri, colui che forse più di chiunque altro ci ha da sempre fatto conoscere Inferno, Purgatorio e Paradiso, in modo dettagliato e incantevole.

Allo stesso modo infatti, Fabrizio Braggion, ci accompagna in un universo all'inizio tetro ma al contempo intriso di speranza e resilienza, e questo è un grande dettaglio rilevante che si contrappone all'immagine che invece abbiamo del vero Inferno in cui si dice che non vi è alcuna speranza per coloro che vi entrano da poveri dannati.

Camilla e Gary inoltre fin da subito mi hanno commosso tanto e mi hanno trasmesso tenerezza, solidarietà e forse, leggendo tra le righe, si percepisce che i due potrebbero in seguito o perché no, fin da subito, provare l'uno qualcosa per l'altro o semplicemente anche una tenera simpatia.

Questo legame indissolubile tra i due sicuramente sarà la chiave che farà in modo, per entrambi, di non abbattersi e provare meno paura di quanta altrimenti ne avrebbero date le circostanze.

Luoghi misteriosi e insidiosi come la Gola di Malgard, incontri affascinanti con personaggi straordinari e molto simili a figure addirittura epiche o leggendarie, fanno sì che il breve romanzo (ma non per questo meno incantevole), rimanga ben impresso nella mente dei lettori, che sentono e avvertono l'importanza dell'opera e della sua narrazione particolare, del suo linguaggio pulito e semplice ma anche ricercato... il tutto è sempre ben strutturato e l'autore riesce costantemente a sorprendere e stupire con il suo stile davvero inconfondibile.

Un romanzo che mette in risalto l'importanza e il valore della vita in tutte le sue sfaccettature, la forza dell'amore in generale e più precisamente anche quello famigliare, i rapporti interpersonali e la voglia di riscatto, il coraggio di prendere posizione nella vita e non arrendersi mai di fronte alle difficoltà anche qualora fossero tremende e invalicabili.

Una storia di morte e rinascita in cui non si finisce mai di provare vere emozioni e in cui ci si può facilmente immedesimare nei vari personaggi, riscoprendo il valore di ogni piccolo attimo, perché la vita è il dono più bello e prezioso che Dio ci ha fatto e questo non dovremmo mai dimenticarlo.

VOTO DEL ROMANZO: 🌟🌟🌟🌟🌟

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