Recensione del romanzo intitolato "La barista del Gasoline" dell'autore E.F. Marin




DESCRIZIONE:

Se una mattina d’inverno ti capita di essere buttata giù dal letto prima dell’alba da due poliziotti dai modi poco urbani, per poi ritrovarti sparata in questura dove ti spiattellano in faccia un morto ammazzato, ciò che mi sento di consigliarti è di non perdere l’ aplomb e di metter su la tua migliore faccia di tolla. Soprattutto se tu quel morto lo conosci più di quanto vorresti e se in gabbia ci finisce la tipa sbagliata. Potresti ritrovarti risucchiata in una rogna che ti fa tornare su il tuo passato inacidito come il negroni che vomiti nel cesso a fine serata. E stai sicura, che alla fine del ciclone di mazzate, non avrai solo perso il tuo pulcioso posto di barista in quella bettola nota con il nome di Gasoline. No, posso assicurarti che alla fine non sarai più quella di prima. Anzi, se te la trovi davanti manco la riconosci più quella di prima. E a me non resta che ricordarti di allacciare le cinture e di goderti il giro di giostra. 

Ringrazio l'autore per la copia digitale dell'opera.

Recensione:

Credo che per scrivere un buon romanzo noir si debba avere un'intelligenza sopraffina e un senso dell'ironia che ben si sposa con la drammaticità della vita.

Questi due elementi, ad esempio, sono ben presenti nell'opera intitolata "La barista del Gasoline", ed è anche per questo che ho apprezzato molto il romanzo in tutta la sua schiettezza, nella sua emancipata libertà d'azione e di parola.

L'autore ci fa conoscere fin da subito la protagonista principale, Mara Stella, colei che fa la barista proprio nel locale che è omonimo al titolo: il Gasoline.

Fin dalle primissime pagine vi è una professionalità non indifferente, da parte dell'autore, che riguarda sia la sfera umana ed emotiva e sia quella legata al mondo poliziesco e legislativo.

Proprio questa attitudine particolare e naturale dell'autore del riuscire a catturare i giusti frammenti di vita e renderli unici unendo l'utile al dilettevole, fa sì, che il romanzo sia di alto livello ai miei occhi.

Inoltre, può essere sicuramente considerato un romanzo femminista e a tratti ironico, in quanto sopratutto Mara Stella è quasi la rappresentazione di quella classica figura anti - eroica che si contrappone alle menti geniali o a quelle sofisticate e perfette in tutto, magari come siamo soliti leggere in altre storie, e che invece almeno dal mio punto di vista, si avvicina ad un'immagine e ad una rappresentazione degne dei grandi gialli e noir tipicamente inglesi e americani.

Ogni personaggio ha delle caratteristiche proprie molto evidenti, non viene lasciato nulla al caso e gli episodi in cui il lettore viene spiazzato in maniera davvero esemplare, sono parecchi e questo evidenzia un quadro d'insieme in cui il pathos è ben diffuso in gran parte del libro.

Ruolo fondamentale avranno ad esempio le amiche di Mara Stella: Tania, Fatma e colei che definisce da sempre come sua sorella, ovvero l'avvocata Chiara.

Inoltre il personaggio forse più particolare, assieme a Tania, sarà il professor Antonio Stanich e capirete il perché se deciderete di leggere questa storia molto intrigante e appassionante! 

Ciò che mi ha colpito per davvero, in generale, è stato il modo in cui l'autore è stato originale al punto giusto, come i dialoghi siano piuttosto credibili e ben strutturati, inoltre anche la scelta di andare oltre le convenzioni e ricreare all'interno di un noir in cui poteva esserci posto solo per i classici elementi base del genere, una sorta di microcosmo in cui Mara Stella sarà ancora una volta la protagonista, assieme ad un personaggio femminile... molto interessante!

La storia merita davvero di essere letta e sono felice e onorata che l'autore mi abbia contattato personalmente per propormi questa lettura davvero imperdibile! 

Allora, che aspettate a conoscere Mara Stella e prendere un cocktail al Gasoline? 

VOTO DEL LIBRO: 💫💫💫💫💫


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