Recensione del libro intitolato "LÌ, DOVE IL CIELO È PIÙ VICINO" dell'autrice MICHELA TULIGI










Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.


Recensione: 


Non appena mi sono imbattuta nelle prime pagine del libro, ho avvertito un coinvolgimento molto forte.

È una storia appassionante, in cui il territorio riesce a testimoniare e a definire benissimo il carattere della Sardegna, la sua bellezza ancestrale e ricca di profumi forti, potenti, evocativi.

La Sardegna appartiene soprattutto, a mio avviso, a coloro che sanno apprezzarne il contenuto artistico, quel velo passionale tra cielo e terra, appartenenza quasi mistica tra ciò che è di nicchia e aulico, e ciò che è più conforme alla massa, semplice. 

La Sardegna di Agnese Cabras, la protagonista del libro, è soprattutto l'Isola del pane. 

Il pane che celebra le festività ma che prima di ogni cosa forse, unisce le persone, rendendole ancora più vicine a quel concetto di umiltà e resilienza e di forza naturale, intrinseca nell'animo umano.

Agnese è sicuramente simbolo di semplicità e di accoglienza famigliare, lei che vuole rincorrere il suo sogno di bambina di avere un forno tutto suo e attingere dalla tradizione, dai profumi del pane buono e perfetto.

Agnese è figlia di Maria e di Giovanni e ha un fratello di nome Salvatore, ma la vita non è mai stata tutta rose e fiori per loro, anzi... 

La storia della loro famiglia, così unita e sincera in un dolore comune a tantissime altre persone, rappresenta la verità dentro la semplicità, e ancora dentro la tenacia e la forza di rialzarsi sempre, nonostante tutto, oltre la morte e oltre i dispiaceri.

È un libro che celebra la vita sulla base del lutto, che si sospende in bilico tra montagna e cielo con estrema bellezza e incredibile umiltà.

Una storia commovente che tutti dovremmo leggere almeno una volta nella vita, e che a Fabrizio De André sarebbe piaciuta sicuramente tanto a tal punto, da trarne spunto, perché no, per una o più canzoni.

Un'autrice davvero talentuosa, che mi ha ricordato molto Cristina Caboni, capace di rendere omaggio a una terra così speciale come la Sardegna valorizzandone i contenuti e ponendola al centro di tutto, ricordandoci che, nonostante un bel viaggio intorno al mondo possa essere incantevole e costruttivo, le nostre origini e le radici a cui apparteniamo, significano rifiorire e rinascere perciò tornare alla propria terra è il regalo migliore che possiamo farci e farle.

Solo così forse potremmo diventare sempre più forti, sempre migliori ed essere sempre a contatto con ciò che ci rende umani, stabili, e felici, in un luogo che da vicino contempla l'azzurro.




Estratto: 


Una casa la fanno le persone, uniche vere fon-damenta di una dimora. La costruiscono i ricordi e gli attimi di vita che ci scorrono dentro. La rinforzano gli abbracci, e quei muri costruiti da chi li dentro ci aveva infilato sudore e amore, insieme a un futuro intero da costruire. Una casa la fanno i ricordi, le persone che l’hanno vissuta e gli oggetti che tengono traccia del loro passaggio e del tempo che inesorabilmente scorre.



Voto del libro: 💫💫💫💫💫



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