Recensione del romanzo intitolato "TUTTO IL MONDO NEI SUOI OCCHI" dell'autrice JULIA B. WILLIAMS

 





Ringrazio l'autrice per la copia digitale dell'opera


Recensione:

Quando una persona va via dalla nostra vita, specialmente quando muore, è come se una gran parte della nostra anima si mettesse in stand - by, non si esce, non si vive, non si cercano altri amori ed è come se tutto ciò che si era costruito un tempo, con tanta fatica, all'improvviso risultasse inutile, da rifare daccapo.

In questo romanzo, che si apre con la tragica morte di un giovane ragazzo di nome Gabriele, ovvero il fidanzato di Arianna, che è la protagonista femminile della storia, tutto ciò che concerne la parola "morte", va a braccetto con la parola "destino", in quanto sembra proprio che Gabriele, che non era poi uno stinco di santo e né una persona su cui poter riporre la propria fiducia, tracci un percorso ben definito dall'aldilà, anche se questa non è una storia paranormale perciò ci tengo subito a precisarlo.

C'è da dire però che Gabriele aveva un migliore amico, amante delle moto e del pugilato, una persona forse diversa da lui, un ragazzo innamorato da sempre, teneramente, di Arianna.

Questo ragazzo, che si chiama Marco, avrà un ruolo molto fondamentale ai fini della storia, è infatti il protagonista maschile assoluto, che si interfaccia alla vita di Arianna pian piano, ma in realtà c'è da sottolineare che la conosce da ben dieci anni.

Ciò che mi ha colpito molto del romanzo è sia l'introspezione molto fitta dei personaggi, anche i meno simpatici come ad esempio Carlotta, una ragazza tutta sale e pepe che vorrebbe instaurare un rapporto ben oltre l'amicizia con Marco, proprio lei che cambia ragazzo ogni due giorni e non corrisponde proprio ai canoni morali della serietà.

Come dicevo, l'introspezione è molto importante, e inoltre leggendo la storia che è corposa ma non per questo noiosa o ripetitiva, ci si imbatte in una lettura immersiva che riesce a farci visualizzare ogni minimo dettaglio, volto, gesto, emozione compresa la rabbia provata da Marco in più occasioni e il modo in cui sia lui sia Arianna non riescono subito a portare avanti una storia d'amore che sembra destinata al collasso, una storia però davvero bellissima che sembra comunque distruggersi a volte, proprio come l'esile corpo di Arianna, che troppe volte non tocca cibo.

Il romanzo è potente, il tema è ordinario in quanto dell'amore ne parlano praticamente tutti, si sa, eppure il contesto e la trama sono molto originali e il tutto è omogeneo e ben congegnato, non sono presenti debacle stilistiche o termini linguistici non appropriati, e mi è piaciuta molto questa scelta del romanzo che oserei definire "on the road", cosmopolita e di formazione soprattutto morale e sentimentale.

Una storia capace di commuovere ed emozionare con estrema semplicità, passando anche per la gioia e per la tematica famigliare.




ESTRATTO:


"Inspirai un'enorme boccata di ossigeno, il suo profumo mi raggiunse come uno schiaffo, senza che fossi pronto. L'odore della sua pelle era il più potente degli afrodisiaci, lo avevo sempre associato a un prato ricoperto di fiori dove avrei voluto rotolarmi fino a che non mi avessero ricoperto del tutto, soffocandomi."




VOTO DEL LIBRO: ⭐⭐⭐⭐⭐

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