Recensione del racconto intitolato "LO SCIACALLO" dell'autore GIOVANNI ASCOLANI


SINOSSI E BIOGRAFIA AUTORE:


Horror - racconto lungo (36 pagine) - Una donna viene decapitata in un parcheggio. Un cacciatore in fuga con la testa di una strega e braccato da un’oscura entità primigenia.


Un uomo a caccia di streghe si imbatterà nell’oscurità che si cela agli occhi dei comuni mortali. Presto verrà a conoscenza di sconcertanti verità che lo porteranno a realizzare quanto piccola e insignificante sia l’umanità: un incubo che si trasformerà in un viaggio verso la follia.


Giovanni Ascolani è nato a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nel 1989. Sin da piccolo si appassiona a libri, film e serie tv di fantascienza, horror e fantasy. Il suo autore preferito è H.P. Lovecraft.

Ha iniziato a scrivere nel 2018. Il suo primo racconto Psicosi è stato selezionato nell’antologia Racconti horror – Volume I della Historica Edizioni.

Nel 2019 i racconti VudùLa Sindrome di Ekbom e Il Krampus vengono inseriti rispettivamente nelle antologie Z di Zombie 2019Halloween all’Italiana 2019 e Un Natale Horror 2019 curate da LetteraturaHorror.it. Nello stesso anno pubblica il racconto Il sabba nella raccolta I racconti della Masca – Volume II della Masca Servizi Editoriali.

Nel 2020 il racconto Il Viaggiatore viene pubblicato sulla rivista Dimensione Cosmica del Gruppo Editoriale Tabula Fati. Nel 2021 i racconti Incubi e Il culto cananeo appariranno rispettivamente sulle riviste Il Grimorio del Fantastico (Numero VII) e Dimensione Cosmica.



Ringrazio l'autore per la copia digitale dell'opera.


Recensione:

Ho avuto modo di leggere il racconto lungo scritto da questo autore davvero talentuoso, Giovanni Ascolani, e devo dire che l'ho trovato affascinante e molto intenso.

All'interno della storia sono presenti pochi personaggi ma quei pochi riescono a catturare da subito l'attenzione e questo credo sia molto importante ai fini della realizzazione di un buon libro.

Chi è lo Sciacallo che dà il titolo al racconto? 

Partirei subito dicendo che l'autore pone al centro della narrazione appunto proprio il personaggio dello Sciacallo, un uomo che deve liberare il mondo dal male che lo affligge, assieme al Legionario Marcus, altra figura importante all'interno del racconto.

Fin dal principio emerge la bravura dell'autore che riesce a trasportare il lettore in un mondo tanto visionario quanto realistico, facendo anche riferimento a grandi autori e poeti quali Lovecraft e Baudelaire.

Il tema centrare dell'opera è il Male inteso come entità ma anche come negazione stessa del Male e questo credo che sia il rapporto conflittuale più moderno tra Chiesa e specialmente i giovani, che purtroppo non credono più in niente e spesso rinnegano la Fede cristiana, sono sempre più atei e pensano che Satana sia solo un'invenzione.

Giovanni Ascolani ci fa comprendere attraverso questo racconto horror che riprende il tema dell'avversità infernale nei confronti del Bene, che purtroppo il Male è da sempre presente nel quotidiano e che i cancelli dell'Inferno possono essere aperti tramite molteplici modi e varianti.

Vi posso dire che il racconto è come se volesse essere un monito per le giovani generazioni future a stare in guardia dai libri esoterici e stravaganti, da ciò che è da considerare immorale e immondo ed è come se il messaggio fosse il seguente: attenti a giocare con il fuoco perché si può rimanere scottati.

Nella storia, che consiglio a tutti ma soprattutto ai giovani, non vi è però solo la disperazione scaturita dal Male che sottoforma di strega di nome Wanda e successivamente anche di gatto (forse uno degli animali per eccellenza più vicino al sovrannaturale soprattutto secondo le superstizioni e le leggende), vi è infatti anche la separazione da ciò che è terribile e da ciò che è mondo e vitale, la speranza che è sempre ultima a morire.

Infine, posso dirvi che da buona lettrice di racconti e romanzi a tema horror (il mio mentore è da sempre Stephen King), ho apprezzato tanto il lavoro svolto da questo giovane autore perché non ha trattato un argomento semplice, non è facile fare paura in modo vero, è più semplice infatti forse essere spiritosi o cadere nel banale... Ma Giovanni Ascolani non è mai acerbo e il suo stile è paragonabile a quello utilizzato da Lovecraft in tanti racconti e anche nel Necronomicon.

Davvero un lavoro encomiabile che porta il lettore dritti in un incubo moderno ma dalle sfumature ancestrali e leggendarie.



Estratto del libro: 


" L'Arcangelo è intervenuto salvando l'umanità circa mille anni fa e da allora diede compito alla Chiesa di Roma da vigilare sulle porte dell'Inferno attraverso la Legione...Non ricordo altro della leggenda, ma il succo della storia è questo." 


Voto del libro: ⭐⭐⭐⭐⭐




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