Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.
Recensione:
Con il lavoro certosino di Claudio Collu, torna il buon vizio della musica underground, quel modo ribelle e anticonformista di vedere la vita, come i punk, come i reietti.
E in effetti che cosa c'è di meglio della buona musica degli anni '90 che ha influenzato successivamente altre band odierne e anche degli anni passati?
Il modo in cui il libro si presenta al lettore è originale, è infatti composto da quella passione smisurata per i concerti e per ciò che la musica insegna, la stessa musica che unisce i popoli e nonostante possa essere degradata da molti, lascia comunque il segno.
Nell'opera sono presenti molti testi che si impegnano a livello politico, gotico, splatter ma anche romantico e perfino bucolico.
In effetti mi ha lasciato senza parole questo riuscire, da parte dell'autore, a mischiare più generi e percorrere vie molto spesso introspettive e a volte più oggettive e "fredde".
Un libro che, nonostante l'elaborazione forte e a tratti cruda e anche talvolta erotica, riesce a non essere mai volgare o pesante, ma anzi sottolinea le emozioni che trasmette la musica rock e punk, (vengono citati gruppi quali gli Scorpions e i Kiss ad esempio.)
Testi assolutamente "visivi", che trasmettono tutta l'energia dell'autore e delle tematiche affrontate.
Vi è la forza intrinseca della musica che spacca in due il muro del pregiudizio, vi è la costante ribellione ad un mondo che non è mai pronto al cambiamento e che non vuole accettare il diverso.
Un libro che insegna ad ascoltare non solo buona musica ma anche la voce della propria coscienza, senza paure e senza farsi abbindolare dal giudizio del prossimo.
Coraggio, scaltrezza, rock and roll, morte e amore...
Che cosa si può desiderare ancora?
Voto del libro: ⭐⭐⭐⭐⭐
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