Review Party del romanzo intitolato "UN INCUBO VERMIGLIO" dell'autrice ROSITA MAZZEI
Titolo: Un Incubo Vermiglio
Autore: Rosita Mazzei
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Dark fantasy
Pov: 3 persona
Prezzo ebook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 12 ottobre
Pagine: 150 circa
Serie: no
Autoconclusivo: sì
Sinossi:
Elia, un aristocratico belga, si innamora a prima vista di Igor, un ragazzo che proviene da una famiglia complicata. La loro storia d’amore è segnata sin dai primi momenti dal sangue, una sete cremisi che non può più abbandonarli.
Tra angeli caduti, figure millenarie e frutti proibiti, i due vampiri dovranno attraversare l’Inferno per ritrovarsi. Tutto questo sotto lo sguardo vigile di Lucifero che vorrebbe mantenere l’ordine del proprio regno e dell'universo intero.
Estratto:
1) Per noi vampiri il tempo è un qualcosa di insensato. Basta un attimo per rapire il nostro cuore e non basta un’eternità per distogliere lo sguardo da ciò che ci dona una fiammella di felicità
2) Gli spiriti malvagi si dissetano assaporando le disgrazie altrui, intonando inni irreali ai dominatori degli Inferi. Ballano le streghe intorno al fuoco, cercando di trarre vantaggio dal contatto con la Madre Terra. Polveri sottili riempiono l’aria di quello che un tempo fu un sacrificio umano.
Recensione
Oggi vorrei parlarvi di una storia molto originale, che definirei dark e piuttosto intensa.
Ma dark non nell'accezione che conosciamo tutti, quello di Rosita Mazzei non è infatti il solito romanzo dalle tinte gotiche e retrò, è bensì una storia a tratti delicata e sentimentale che sfocia a momenti nell'horror emotivo e paradossale, piacevolmente sorprendente che richiama l'attenzione del lettore in ogni pagina.
I protagonisti principali sono Elia e Igor, il primo è un aristocratico belga che si innamora perdutamente a prima vista di Igor, un ragazzo normalissimo che però proviene da una situazione di vita difficile, il padre infatti è sempre stato violento sia con la madre di Igor che con il ragazzo stesso, lo picchiava per motivi davvero futili e in modo pesante.
Quella di Igor è quindi una vita dissoluta, la sua è una situazione triste e il contesto famigliare è disfunzionale, non gli permette di trovare serenità.
Quando Igor sarà al cospetto di Elia, tutto cambierà improvvisamente poiché quest'ultimo è un vampiro ed essendo più adulto di Igor è più furbo, più scaltro e anche decisamente ammaliatore, questo anche per via della sua natura non umana.
Elia, il cui nome è davvero curioso in quanto rimanda a Dio e in questo contesto è quasi opponibile a ciò che di infernale e misterioso c'è tra i due singolari protagonisti, non vuole in alcun modo gettare la spugna nonostante Igor sia reticente nel lasciarsi andare sentimentalmente e diciamo che i due vivono una situazione amorosa sempre in bilico tra la gioia e la passione da un lato e la tristezza e l'impossibilità di coronare questo sogno d'amore, questo "incantesimo" che mi ha colpito perché non è lussurioso come ci si potrebbe aspettare da dei vampiri, ma è quasi evanescente in certi momenti e abbastanza difficile da vivere.
Il romanzo, dopo che Igor in qualche modo sarà segnato da Elia in quanto apparterà in un certo senso a lui, diventa secondo me ancora più intrigante perché nonostante questo filo invisibile che lega i due, Igor si darà alla fuga mentre Elia sta dormendo e va a nascondersi in un bosco, all'interno di un albero.
Qui farà la conoscenza casuale di alcuni cacciatori che vedendolo pallido e debole penseranno subito a un ragazzo normale e denutrito, oppure un ragazzo che ha davvero bisogno di aiuto e così lo portano a casa loro.
Da qui il romanzo ha una escalation da brividi, poiché si intrecceranno sangue, incubi vermigli, romanticismo e sensibilità, ma anche quel gusto per l'amore romantico tipico dell'Ottocento e del decadentismo.
Non vi è ragione, non vi è lume, non vi è razionalità, vi è invece altresì tormento e devozione verso l'amato, vi è il timore degli Inferi, del folle Asmodeo, di Lilith, la primissima donna creata da Dio, e poi ancora la figura conturbante del fratricida Caino e poi Lucifero.
La storia, che è ambientata negli anni passati, infatti in alcuni capitoli vediamo scritto 1930 e in altri 1950, è affascinante anche dal punto di vista poetico, sia perché l'autrice ha uno stile tutto suo, sia perché vi è fluidità di contenuto e di linguaggio e infine perché vi sono richiami dell'Antica Grecia e degli dèi più particolari come ad esempio Ade.
C'è spazio anche per Charles Baudelaire, per John Milton, per Johann Goethe e per la religione cristiana in quanto vi sono sia estratti poetici che estratti tratti dalla Bibbia e dal Vangelo.
Il linguaggio del libro poi è arricchito da frasi pronunciate a volte in francese, rendendo il tutto ancora più misterioso e magico, antico e ancora più poetico.
È incredibile come Rosita Mazzei sia riuscita a intrecciare bene e male, potere sentimentale e amore vero, avidità e libertà d'animo, in una storia che lascia davvero a bocca aperta e apre la mente, esorcizzando magari anche le paure più ataviche dell'uomo come la figura del vampiro, i demoni e il terrore dell'Inferno con tutte le sue pene e dolori eterni.
In conclusione posso dirvi che se leggerete il romanzo troverete davvero, in poche pagine da gustare tutte d'un fiato, ciò che spesso non tutti gli autori raccontano: la verità dell'amore e del dolore che spesso comporta, ma anche l'intensità del dolce e tenue calore vermiglio del piatto sanguinolento chiamato vendetta.
Estratti
1.
"I ricordi del cielo ripudiato non potevano che tormentare Asmodeo e tutti i suoi fratelli scacciati dal Paradiso ormai perduto. Del perché di quella ribellione gli uomini non riuscirono mai a trovare una spiegazione adeguata."
2.
"La porta, infine, si aprì. Al suo interno una fedele riproduzione del Partenone greco. Enormi colonne bianche svettavano verso il cielo blu e privo di nuvole, una visione celestiale e quanto mai falsa, trovandosi com'era nelle viscere della terra.
Al centro della sala, in alto, in una gabbia dorata, vi era Igor, stremato dalla situazione, riverso su se stesso che attendeva la propria sorte."
VOTO DEL ROMANZO: ⭐⭐⭐⭐⭐
Commenti
Posta un commento