Recensione del romanzo dell'autore MARCO LEPORI intitolato "BLUE SUNDAY"









Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.


Recensione:

Oggi voglio parlarvi del romanzo edito Catartica edizioni, scritto dal talentuoso Marco Lepori, di cui avevo già letto e recensito l'altra sua opera precedente intitolata "Dancing Days". 

Questo romanzo è l'ultimo di una trilogia di cui fa parte "La domenica della cattiva gente", "Dancing Days", e "Blue Sunday".



Parto con il dirvi che il libro è molto originale, non manifesta in nessun modo le caratteristiche del classico libro che siamo soliti leggere, e questo gli fa onore.
Ovviamente vi sono delle parti narrative emotive e sensibili in cui si riscontra anche il gusto per la normalità ma si percepisce nell'autore quella ribellione e lo spiccato senso di anticonformismo intellettuale e linguistico.

Il romanzo si apre con il personaggio di Pietro Ramones, e non è un caso se il cognome o comunque il soprannome utilizzato al posto del cognome faccia subito ricordare e pensare alla band punk che più o meno è conosciuta dalla maggioranza.

Il giorno in cui inizia la storia è il sabato, precisamente ore 19:30 circa.

Da subito incontriamo e conosciamo altri personaggi come ad esempio: Valentino, Trapattoni e Moscone, ma anche un personaggio femminile rilevante che prende il nome di Violetta, colei che ha la passione per la scrittura.

Il libro è suddiviso in due parti, la prima è chiamata 'Venerdì' e la seconda 'Sabato'.

Per quanto riguarda i capitoli, ognuno prende il nome di un titolo di una canzone in inglese, poi di seguito viene inserito il nome di uno dei protagonisti e sempre un orario. 

Tutto questo conferisce al libro un'accezione positiva e molto originale, rendendo il romanzo cosmopolita e piuttosto musicale, anche direi decisamente "speculare", in quanto i personaggi sembrano intrecciarsi tra loro, i loro animi e le loro particolarità più estreme, come il loro linguaggio spesso colorito e ogni tipo di situazione che vivono (spesso disagiosa o controversa), sembra accomunarli tutti in un effetto domino provocatorio e sublime.


Il titolo Blue Sunday richiama la tristezza, la malinconia ma è anche il titolo di una canzone dei Doors e devo dire che nonostante io non sia amante della band capitanata da Jim Morrison (il Re lucertola), mi ha molto incuriosito questo connubio musicale letterario, credo che calzi proprio a pennello per come la storia si svolge e per tutto lo spirito anarchico che permea il romanzo.

I capitoli sono molto brevi ma intensi, proprio come tutto il romanzo che consta di circa 170 pagine che si leggono abbastanza con facilità e velocità, ma personalmente devo dire di essermi presa del tempo in più per afferrare con più bellezza e pacatezza i significati che altrimenti magari mi sarebbero sfuggiti.

Forse il romanzo potrebbe essere considerato a mio parere un vero e proprio manifesto ideologico a tratti raffinato e a tratti volutamente scorbutico, con quell'allure a volte adorabile e a volte quasi sconcertante con quelle sommosse popolari che rievocano le piazze gremite di gente inerenti le battaglie tra poliziotti e civili.


Mi ha colpito molto in positivo lo stile del romanzo soprattutto durante la stesura del racconto lungo scritto da Violetta, infatti Blue Sunday è un romanzo dentro un altro romanzo a mio parere, e mi ha colpito davvero tanto in positivo perché si denota tutta la semplicità ma allo stesso tempo la ricerca accurata dei dettagli nella narrazione e nel modo in cui l'autore, Marco Lepori, riesce benissimo a lasciar trapelare la sincerità dei suoi personaggi e tutte le loro debolezze e fragilità, ma anche paure e verità.


Un altro dettaglio che mi ha colpito molto è stato il vedere in che modo vengono trascritte le 'idee romanzate' di Violetta, lo stile e il flusso di coscienza sono veramente ottimi e in più mi è piaciuto molto il fatto degli errori volutamente lasciati sul testo e tratteggiati per fare comprendere la veridicità dell'opera.

In conclusione, il romanzo sembra voler incanalare in sé tutti quegli aspetti violenti, inerenti alla droga e anche alla distruzione di ciò che è morale, ma mantenendo comunque il rigore in un certo senso, seppur prendendosi delle varie licenze letterarie che prevedono in qualche modo il tipico atteggiamento da parte dei protagonisti che può essere considerato controverso o strano, poco attinente alla società normale e alla massa a cui si è spesso abituati e che il più delle volte commette errori su errori.

Credo che Blue Sunday sia un libro rivelazione, una storia a tratti triste, profonda ma anche leggera che sicuramente incuriosce molto il lettore.



VOTO DEL ROMANZO: ⭐⭐⭐⭐⭐









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