Recensione del racconto lungo intitolato "LA NOTTE DELLA STRIGE" dell'autore GIOVANNI ASCOLANI






COMUNICATO STAMPA - NOVITÀ EBOOK

La notte della Strige

di Giovanni Ascolani

Horror - Racconto lungo

Collana a cura di Luigi Boccia

Copertina di Alessandro Amoruso



Svegliarsi nel cuore della notte. Il corpo paralizzato, un'ombra nella stanza: inquietante allucinazione o terribile realtà?
Un uomo, vittima di paralisi notturne, riprende conoscenza in un pronto soccorso. Non ricorda nulla di ciò che è successo quella notte. È ossessionato dall'immagine di una donna dagli occhi dorati. Non sa chi sia, né se appartenga alla realtà onirica. È l'inizio di un incubo senza fine.


L'AUTORE

Giovanni Ascolani è nato a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nel 1989. Sin da piccolo si appassiona a libri, film e serie tv di fantascienza, horror e fantasy. Il suo autore preferito è H.P. Lovecraft.
Ha iniziato a scrivere nel 2018. Il suo primo racconto Psicosi è stato selezionato nell'antologia Racconti horror Volume I della Historica Edizioni.
Nel 2019 i racconti Vudù, La Sindrome di Ekbom e Il Krampus sono stati inseriti rispettivamente nelle antologie Z di Zombie 2019, Halloween all'Italiana 2019 e Un Natale Horror 2019 curate da LetteraturaHorror.it. Nello stesso anno ha pubblicato il racconto Il sabba nella raccolta I racconti della Masca Volume II della Masca Servizi Editoriali.
Nel 2020 il racconto Il Viaggiatore è stato pubblicato sulla rivista Dimensione Cosmica del Gruppo Editoriale Tabula Fati. Nel 2021 i racconti Incubi e Il culto cananeo sono apparsi rispettivamente sulle riviste Il Grimorio del Fantastico (Numero VII) e Dimensione Cosmica.



INDICE DEL LIBRO

· Capitolo 1
· Capitolo 2
· Capitolo 3
· Capitolo 4
· Capitolo 5
· Capitolo 6
· Capitolo 7
· Capitolo 8
· Capitolo 9

EDIZIONE EBOOK

Data di uscita: 26 aprile 2022

Editore: Delos Digital srl

Collana: Horror Story n. 60

Pagine (stimate): 49

Formati: epub, kindle

Prezzo: Euro 1,99

Tutte le informazioni:
 https://delos.digital/9788825420210/la-notte-della-strige

Su Amazon:

 https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Ddigital-text&field-keywords=9788825420210&tag=fantascienzac-21

ISBN: 9788825420210

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Ringrazio la casa editrice e l'autore per la copia digitale dell'opera e il materiale inviatomi.


RECENSIONE:


Quest'oggi voglio parlarvi di una storia che vi sorprenderà e vi terrà sicuramente inchiodati alle sue pagine. 

Sto parlando del racconto lungo intitolato "La notte della Strige", dell'autore che definirei versatile, un autore che si destreggia benissimo tra le pagine pregne di pathos e paura, inquietudine e vero terrore dall'inizio alla fine.

Sto parlando di Giovanni Ascolani, scrittore che purtroppo ahimè non conoscevo ma che ora seguirò con molta attenzione nei suoi prossimi lavori e anche nelle sue  precedenti opere. 

Parliamo ora del suo racconto edito dalla casa editrice Delos Digital.


La storia si apre in modo originale e ha catturato da subito la mia attenzione la scelta da parte dell'autore di inserire un estratto in particolare dell'Inferno di Dante Alighieri,
(quando si parla del traghettatore di anime Caronte), e anche altri due estratti di autori diversi ovvero: Ovidio (Fasti) e Ludovico Ariosto (Orlando Furioso)

Già dagli estratti scelti il brivido è assicurato, in quanto si è scelta con cura estrema la tematica che verrà riportata in tutta la storia creata dall'ingegno di Giovanni Ascolani.


Ma la storia horror di cui vi voglio raccontare non ha solo una tematica fissa, in quanto sono molteplici le sfaccettature che risiedono nella paura, nell'orrore e nell'incubo.

Quante volte in un film, in un quadro o in un romanzo ci siamo resi conto che nel vederlo o nel caso del libro, nel leggerlo,  nella mente si instillavano più e più demoni interiori che scalciavano e dovevano a tutti i costi prevaricare gli uni sugli altri? 

Credo sia successo molte volte. 


È ciò che mi ha suscitato questa storia... infatti mentre il protagonista, che soffre di paralisi del sonno, è vittima di un'angoscia sia esterna alla sua coscienza, sia interna in quanto probabilmente paragonabile ad un delirio psichico personale, dall'altro lato vi è il "mostro" vero e proprio, l'essere che da bambini ci fa tenere la luce accesa e i piedi ben nascosti sotto le coperte per paura di lasciarli ciondolare. 


In quest'opera il mostro è una creatura femminile con gli occhi dorati, una cosiddetta Strige perciò possiamo immaginare anche solo per assonanza con il termine  Strix, che cosa possa celare di terrificante una figura mostruosa che, ammaliatrice, entra dalla finestra e si presenta sotto vesti false, entità diabolica che appare celestiale e sensuale, quasi eterea.

Nel racconto vi è infatti sia il gusto per il macabro che il gusto per il bello, per la sensualità e l'accenno quasi superfluo e ben nascosto dell'erotismo che a volte compare nei racconti pulp e horror.


Tornando al racconto e a come si svolge la narrazione, possiamo dire che all'inizio il protagonista sembra essere il Signor Fittipaldi, che si sveglia al pronto soccorso ignaro di ciò che gli è successo, sa solo che esiste una figura strana, affascinante, dagli occhi dorati e dalla pelle molto bianca, dai capelli neri come l'ebano.


È proprio da questo punto che inizieranno ad accadere avvenimenti strani, macabri e avvincenti, che percorreranno tutto il corso del racconto, lasciando il lettore a bocca aperta.


Il personaggio di Fittipaldi sparirà ben presto in quanto tutto il racconto poi si concentrerà su una donna, ovvero l'infermiera Sara e i suoi problemi di insonnia che sta curando con degli psicofarmaci e delle sedute dallo psichiatra.

Come potete vedere vi è molta introspezione, è un horror psicologico, emotivo, quasi empatico oserei dire, un "horror paralizzante" perché non vi è una vera via d'uscita, in quanto non vi è raziocinio e il mondo onirico prende totalmente il sopravvento.

Ma che cos'è irreale e che cosa invece può essere definito tranquillamente reale? 

La storia prosegue in modo cupo, compare infatti la figura ambigua di Miriam che in realtà dovrebbe rappresentare la serenità visto che è amica di Sara, ma Miriam sembra non essere la persona di un tempo. Sembra maligna, guarda Sara in modo strano a volte e le parla della figura dei vampiri, attribuendo la morte del signor Fittipaldi a un essere che si nutre di sangue umano.


A tal proposito, all'interno dell'opera viene citato il grande maestro Stephen King e il suo bellissimo romanzo "Le notti di Salem", che fa da collante al racconto di Giovanni Ascolani, il quale non solo ha buon gusto letterario ma ha una penna d'oro e sceglie con cura le sue letture, includendo il grande autore Howard Phillips Lovecraft (chiamato "il solitario di Providence").


Nel racconto si mischia il folklore tenebroso a quella patina di raccapriccio leggero, inoltre vi è quel legame intenso tra poetica e  sinuosità femminile che piacerebbe molto a Baudelaire, immaginando la figura del gatto e quella della strega - vampiro che persuade, ammalia e poi succhia il sangue, uccidendo le sue vittime.


Una storia incantevole che in poco spazio racconta tutto e molto più e assomiglia a un romanzo di almeno 200 pagine contenente dettagli di tutti i tipi. 

Il linguaggio a volte risulta più semplice e altre più forbito, più ricercato e questo mi ha ricordato ancora Lovecraft per il suo atteggiamento più arcaico nei confronti della letteratura e per questo spesso incompreso o rifiutato.
(Basti pensare che Lovecraft scrisse in suo racconto Tomb anziché Grave per dire tomba). 


Concludo dicendo che l'opera mi ha regalato sensazioni incredibili e indescrivibili e che è bello trovare racconti scritti con estrema cura e senza nemmeno un refuso.

Faccio i miei più sinceri complimenti all'autore e alla casa editrice, ringraziando ancora entrambi per il materiale.



ESTRATTO 


Fui scosso da un tremito incessante. Strinsi le braccia contro il petto e notai una gelida luminosità dirigersi verso di me: c'era una barca.
Le acque, nere e limacciose, riflettevano la fioca luce conferendole una sinistra aura in quell'oscurita così triste e cupa.




VOTO DEL RACCONTO: ⭐⭐⭐⭐⭐


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