Recensione del saggio dell'autore FABRIZIO RACCIS intitolato "EDGAR ALLAN POE, IL MISTERO DELLA MORTE"


SCHEDA: 
ISBN: 978-88-85790-61-2
Autore: Fabrizio Raccis
Editore: CATARTICA EDIZIONI
Data di uscita: 15 giugno 2021
Genere: biografie /racconti / poesie
Fuori Collana
Prezzo: 15.00 €
Nº pagine: 208
Dimensioni: 12x20,5 cm

Il libro
Fabrizio Raccis dopo anni di ricerca spesi ad esaminare il grande mistero della morte di Edgar Allan Poe è riuscito a riepilogare attraverso il suo saggio tutte le possibili ipotesi che sono state fatte nel corso di 170 anni. Dopo aver esaminato attentamente i fatti, ha voluto regalare ai lettori una sua personale conclusione. Edgar Allan Poe era davvero uno scrittore maledetto? La sua falsa biografia ha influenzato così tanto la nostra opinione sulla sua immagine? Come mai nessuno fino ad oggi è stato in grado di spiegare la sua morte misteriosa, come la scomparsa della sua cartella clinica? Lo scrittore affronta questo vortice di enigmi e prova a sbrogliare questa matassa spinosa per troppo tempo ignorata.
Seguono alcune traduzioni degli unici manoscritti incompleti ad oggi introvabili, del necrologio diffamatorio e di alcune poesie tra le meno conosciute.
Come è morto Edgar Allan Poe? Provate a scoprirlo attraverso queste pagine.

L’autore
Fabrizio Raccis, Cagliari 1983, scrittore di narrativa e poesia, collabora con recensioni critiche e articoli a varie riviste e testate giornalistiche. Premio Laurentum per la poesia nei social network 2011, ha all’attivo diversi riconoscimenti per la sua scrittura. Ha fondato un collettivo letterario “Penne Armate” con una rivista che si occupa di articoli, recensioni e antologie letterarie.
Ha pubblicato i libri di poesie: “La farfalla e altre poesie” (2005), “I fiori il tuo corpo” (2006), “L’ultimo David” (2008), “Il pasto dei corvi” (2012), “Ibridi del sistema” (2015) e “Carne di Betzabea” (2019). Sue anche le opere di narrativa: “Racconti del mistero” (2012), “Gli occhi del corvo”(2015), “Racconti del Grottesco e del Mistero” (2017) e il racconto “Quarantine writer. Cronaca di un dannato scrittore al tempo del covid-19” è stato inserito nel libro “Diario Virale” (2020).



Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.


Recensione:

Quando si parla di un autore poliedrico e versatile come Edgar Allan Poe, non è mai semplice fare una recensione, soprattutto se il saggio scritto  da Fabrizio Raccis sul suddetto scrittore, merita di essere letto. 

Con un lavoro certosino e meticoloso, quasi da "detective dello spirito", Raccis ci mostra il lato buono di Edgar Allan Poe, non più definito alcolizzato o drogato, bensì persona per bene e affezionato alla vita semplice e decisamente poco da "poeta maledetto".

L'autore vuole farci conoscere gli ultimi istanti di vita di uno scrittore e poeta che è stato considerato uno dei maggiori esponenti del genere poliziesco, (ricordiamo il celebre racconto "I delitti della Rue Morgue"), ma anche storie velate di satira, di cui Poe era ghiotto, e ovviamente grottesche e macabre.

Ma non dobbiamo pensare più a Poe come lo scrittore che inorridisce il lettore perché fa paura, no. Edgar Allan Poe è uno scrittore che riesce prima di tutto a sentire ciò che c'è nell'animo umano e lo trascrive su carta, spiazzando totalmente il lettore con i suoi racconti e poesie assolutamente perfetti.

Poe è stato, come ben ricorda Raccis nel suo saggio, un uomo che ha sofferto moltissimo e addirittura scriveva egli stesso di sapere di essere nato per soffrire! 

Se da un lato Poe era praticamente nato e successivamente morto in un totale disagio e nella più completa desolazione, nella malinconia e nello struggente malessere tipico degli animi più sensibili, dall'altro lato sapeva essere brioso e anche ironico, come ogni persona intelligente che riesce a esorcizzare il proprio malessere con arguta e spiazzante serenità.

Dal saggio di Fabrizio Raccis emerge che l'autore americano era stato diffamato da un editore molto conosciuto soprattutto all'epoca, il quale scrisse un necrologio sotto pseudonimo, appunto diffamatorio nei confronti di Edgar Allan Poe.

La fortuna non è stata proprio vincitrice per il povero scrittore, che però misteriosamente ricevette da uno strano sconosciuto la visita sulla sua tomba per molti anni, in segno forse di totale rispetto e adorazione verso il poeta e scrittore di cui molto probabilmente si è parlato in modo desueto nel corso degli anni.

Fabrizio Raccis non ci parla solo del mistero della morte di Edgar Allan Poe, infatti riporta alla luce quei rarissimi racconti (tradotti in italiano in maniera perfetta), che altrimenti non avremmo potuto leggere, come ad esempio "IL FARO".

Stessa cosa per le poesie rare come ad esempio ANNABEL LEE, in cui compare il tema ricorrente in Edgar Allan Poe della morte prematura dell'amata. 

Il libro è davvero un toccasana per tutti coloro che leggono da sempre o anche  da poco tempo il grande scrittore americano, e per chi non lo avesse mai letto, quello di Fabrizio Raccis è un buon saggio davvero molto interessante che analizza con cura l'autore che sicuramente per il lettore medio è conosciuto per la poesia "Il corvo", ma in realtà scrisse davvero più e più componimenti, definiti da critica e da altri autori contemporanei a Poe e successivi, decisamente perfetti.

Poe, come ricorda Raccis, ha influenzato autori moderni bestseller come Stephen King, che infatti non ha mai negato di essere stato colpito fin dalla tenera età dai racconti di Edgar, come anche da quelli di un altro genio visionario: Lovecraft.

Fabrizio Raccis dimostra, in quest'opera dedicata interamente a Poe, maturità stilistica e versatilità, nonché sinonimo di grande purezza artistica e culturale.


Voto in stelline: ⭐⭐⭐⭐⭐

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