Recensione del romanzo intitolato "LA LIBRERIA DELLE STORIE RIMASTE" dell'autrice MANUELA CHIAROTTINO
Ringrazio la casa editrice e l'ufficio stampa per la copia digitale dell'opera
RECENSIONE:
Può una libreria essere talmente particolare e quasi "magica", da risolvere ogni problema, da attirare l'amore, da far ritrovare la fiducia in se stessi e credere nuovamente in qualcosa di bello come la speranza? La risposta è scritta nelle pagine del libro di Manuela Chiarottino, che dimostra ancora una volta tutta la sua bravura e la sua penna affascinante. Seguitemi e vi condurrò, con la mia recensione, nel magico mondo della LIBRERIA DELLE STORIE RIMASTE.
La protagonista in assoluto è una ragazza di nome Amabel Wilson, che ha sempre lavorato come commessa in negozi di abbigliamento, più precisamente in botique di un certo spessore, ma quando vede un'inserzione che in realtà non fa molto al caso suo, ma forse proprio per questo ne rimane incuriosita, beh da quel momento la sua vita cambierà totalmente e capirete il motivo.
Partirà alla volta di un paesino dell'Inghilterra, chiamato Bibery, che non ha mai sentito nominare prima, lei che ha sempre vissuto a Londra e che quindi è abituata alla città e sicuramente anche allo smog, proprio lei dovrà ambientarsi e sopratutto vincere la paura (una paura incredibile e anche strana), quasi un'avversione nei confronti dei libri.
Julie è invece la migliore amica di Amabel, colei con cui si confida sempre e parla volentieri di tutto, e sarà sicuramente la persona che le mancherà più di chiunque altra.
Un altro personaggio è Helen, la dottoressa di Amabel, colei che la cura dall'ansia e dal panico che spesso subentrano nella vita della ragazza, probabilmente di fondo c'è anche il problema della perdita del padre, che a Amabel manca moltissimo.
Per quanto riguarda il paesino di Bibery, l'autrice lo descrive in maniera molto intima e magistrale, rendendoci partecipi di una bellezza fuori dal comune, come se il romanzo volesse anticipare già dagli scenari, ciò che vedrà la luce più avanti, con le sue bellezze e il suo fascino illimitato.
Non appena Amabel entra nella casa, ovvero nel luogo in cui lavorerà alla Libreria delle Storie Rimaste, sarà accolta dai gatti della proprietaria, una signora molto dolce di nome Emily.
Emily incarna alla perfezione il classico personaggio timido, un pò incompreso e a volte deriso, in quanto è talmente buona che potrebbe essere anche definita stramba dai più, e anche Amabel stessa, abituata alla vita agiata e al lusso e alla comodità, la considererà molto bizzarra, forse fin troppo, ma sempre con molto rispetto.
Amabel non ama i gatti, non ama i libri, eppure qualcosa l'ha spinta proprio lì... il destino? Spesso si sa, la vita è davvero un mistero e bisogna cogliere le occasioni al volo, affinchè si risplenda sempre, nell'animo e negli occhi.
I gatti di Emily, che hanno dei nomi importanti e molto belli, sono molto teneri e affettuosi, hanno dei nomi particolari legati alla letteratura, ad esempio Shakespeare, Byron, Edgar Allan Poe e la gatta Jane Austen.
Amabel sembra non andare proprio d'accordo con i felini in generale, così come non riesce a lasciarsi andare nella vita di tutti i giorni, è come se le sue emozioni fossero bloccate, come se avesse un laccio alla gola e non potesse esprimersi al meglio, forse semplicemente non si fida di nessuno e non riesce a gestire le preoccupazioni e le ansie quotidiane.
Emily come personaggio è l'antitesi di Amabel, e forse l'autrice vuole sottolineare il contrasto tra passato e presente, moderno e antico, ecco perchè Emily non è interessata a sponsorizzare su Instagram la libreria, mentre Amabel sì, lei che viene dalla città sa come far funzionare il mercato e il commercio.
Emily nasce tradizionalista e prosegue con la sua bella idea di poter regalare agli altri i suoi dolci ad esempio, ma Amabel essendo più materialista e concreta, le fa notare che potrebbe essere un deterrente questo e Emily e Amabel riusciranno insieme a trovare un punto d'incontro, proprio loro che sono agli antipodi, che sono come il nord e il sud.
Ma ci sarà spazio anche per la tenerezza, per la commozione e per l'amore, e subentreranno altri personaggi importanti come Albert e Meg, o anche Paul... infatti "LA LIBRERIA DELLE STORIE RIMASTE", è tutto questo e molto di più e l'autrice riesce a conquistare il lettore non solo per una serie di motivi che ho elencato prima a grandi linee ma anche perchè con la sua semplicità stilistica punta dritta al cuore, scuotendo gli animi e credo che inserire delle frasi di grandi autori del passato come anche Oscar Wilde (il preferito di Amabel), sia un gesto nobile e di grande ispirazione, nonché di bellezza incredibile.
Il romanzo intreccia la bellezza di una vita quotidiana fatta di gioie e anche di paure, di speranze e piccoli grandi gesti gentili, con il benessere che la lettura di un buon libro esercita su ognuno di noi, sempre, nessuno escluso.
Amabel riuscirà a capire quanto è potente la forza dell'amore e riuscirà a lasciarsi andare, una volta per tutte?
VOTO DEL ROMANZO: ⭐⭐⭐⭐⭐
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