Recensione raccolta poetica di ALESSIA MANZO - BATTITI



Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera


Descrizione


Nessuno verrà ad aiutarti. Non esiste il principe azzurro come non esiste l’eroe.
Nessuno verrà a cercarti e a salvarti dalla strega cattiva.
Nessuno ti amerà con tutto il suo cuore, che quasi, quando ti vede si sente in aria.
Nessuno ti può aiutare, quindi fallo tu.
Sii il tuo principe azzurro.



Recensione: 

Oggi vi parlerò di una raccolta poetica che mi ha colpito in positivo per la sua emotività e per la semplicità delle immagini, degli intenti e delle sensazioni scaturite dall'amore adolescenziale, così spesso degradato dagli adulti, così messo in secondo piano e spesso deriso.

Ogni periodo della nostra vita ci lascia qualcosa, si sa, ma quando si hanno appena quindici anni, l'amore è davvero l'ingrediente che forse ci fa vedere il mondo in maniera piu dolce, ma anche più tormentata e tempestosa.

Alessia Manzo è una poetessa giovanissima, una ragazza che riesce a parlare d'amore con umiltà e generosità, affermando lei stessa che la giovane età fa sì che non si riesca a capire appieno le gioie e i dolori dell'amore, sentimento puro, bellissimo e al contempo imperfetto e doloroso.

Già dalla copertina della raccolta, e dal titolo, si denota la sensibilità emotiva e artistica della poetessa, che ci accompagna nel breve cammino dei suoi pensieri piuttosto maturi, vi è infatti una grande consapevolezza di sé, e anche laddove vi è dolce insicurezza rimane la stabilità del volersi bene, del mettere in prima linea il proprio IO, in nome della bontà verso se stessi che spesso invece viene declassata o dimenticata perché si pensa decisamente troppo agli altri.

Battiti è un inno al rinnovamento del cuore, è un piccolo grande libro che definisce il concetto di amore in larghe vedute, non si focalizza infatti su un tema e  basta e non è languido o mieloso, non è acerbo e non ha presunzione di voler essere una raccolta poetica perfetta.

A volte ciò che scrive Alessia assomiglia ad un diario, parla al passato e ci fa vivere in prima linea gli errori che si possono commettere in gioventù, e io personalmente che sono più grande dell'autrice mi sono commossa e mi sono immedesimata in lei, rivedendo la me giovanissima con le sue incertezze, ma con una grande voglia di rivoluzione.

L'aspetto che colpisce indubbiamente della raccolta, è la differenza intrinseca e quasi fissa, degli aspetti diversi della vita e dei rapporti interpersonali tra individui contrapposti ma che si cercano, ovvero uomini  e donne. Per meglio chiarire questo aspetto, posso dirvi che se Alessia Manzo ci dice in una pagina di dover contare su se stessa e di poter camminare sui suoi passi (parafrasando le sue parole), nella pagina seguente, vi sono frasi dolcissime come  ad esempio "Voglio solo le tue labbra".

Questo potrebbe significare la doppia connotazione artistica dell'opera, ovvero la valenza semantica (più oggettiva), e quella "visiva", infatti vi è un significato morale che si fonde nella tristezza, nella solitudine e anche per contrapposizione nella forza del sé, e quella visiva come dicevo che è più soggettiva in quanto richiama sensazioni diverse e personali attraverso l'uso di illustrazioni bellissime nella loro semplicità.

A volte le riflessioni sono ermetiche, altre volte sono molto più ampie e si dilungano, attirando in ogni caso l'attenzione del lettore che riesce a trovare la sua strada grazie alle parole della poetessa. 

Una raccolta che raccomando a tutti di leggere, perché in fondo la fragilità è bellezza e dobbiamo sempre amare quel corpo e quel cuore che abita in noi, a dispetto di tutti e tutto. 

Concludo segnalandovi due frasi di Alessia che mi sono rimaste impresse, molto probabilmente più di altre. 

"Trova l'amore e lascia che ti distrugga".

"Che Dio mi possa perforare il cuore, ogni volta che batte a causa tua."


Voto in stelline:⭐⭐⭐⭐⭐



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