Recensione al romanzo "LE LACRIME DELLA SPOSA FANTASMA" di MASSIMO BATTELLI
SINOSSI:
La quarta indagine di William Sprangalaporta, bistrattato terapeuta del paranormale, è un viaggio emozionale alla scoperta della verità.
William ed Evelyn, durante l’estate più calda di sempre, approfittano di un nuovo caso per ritrovare un po’ di refrigerio e di serenità di coppia in un affascinante borgo di montagna. Ma il piccolo pezzetto di Paradiso che li ospita si rivelerà essere marchiato dal Maligno. Un fiore bianco, ritrovato in un fazzolettino piegato, invocherà un fantasma tanto meraviglioso quanto letale. Matilde è uno spettro bellissimo, ma non ha pace. Matilde vuole sapere, anzi, pretende di sapere, la causa della sua morte.
Com’è morta, Matilde? Quando è morta? Perché non si è sposata?
Perché nessuno si ricorda di lei?
William, per la prima volta nella sua carriera, si troverà impelagato in un caso senza testimoni da interpellare: né vivi né morti. Bisogna fare in fretta, William: il fantasma di Matilde è instabile, dice cose incomprensibili, e la sua ira sta per esplodere. Houston, abbiamo un problema.
Le lacrime della sposa fantasma non è il solito horror. Immergiti in un torbido passato, dove la verità è stata sepolta da una valanga di bugie. E se la verità fosse più brutta della menzogna?
#provaqualcosadidiverso #fattilestorie
RINGRAZIO L'AUTORE PER AVERMI OMAGGIATA DELLA COPIA CARTACEA DELL'OPERA.
RECENSIONE:
Un romanzo di morte, dolore, supplica, violenza e rinascita. Una storia con la S maiuscola che fa venire letteralmente i brividi e catapulta il lettore in un vortice di emozioni e sentimenti contrastanti.
Massimo Battelli resta sempre fedele al connubio humour nero - paradosso paranormale rinforzando quel valore speciale che è intrinseco nella penna dell'autore.
Se già nelle opere precedenti vi era quel garbato gusto per l'orrido e per il macabro, stavolta a mio parere vi è una marcia in più, l'intreccio è maggiormente basato su una tetra risoluzione dei fatti, che sembrano reali talmente il romanzo è ben strutturato.
La storia è molto particolare e a tratti struggente, commovente e al solito anche abbastanza crudelmente perversa.
Ad esempio siamo dinnanzi a William Sprangalaporta, colui che indaga, il terapeuta del paranormale che in questa sua quarta indagine si troverà costretto assieme alla sua fidanzata - fantasma storica Evelyn, rigorosamente tutta grigia, a sopportare le angherie del Male in persona che si nasconde nella famiglia in cui vivono Mario e Mario, uomini violenti, proprio come il Dottore, che si perderà in meandri della mente, in visioni in cui i protagonisti sono i leoni, simbolo da sempre di forza, di coraggio, ma anche di sessualità e ancora potrebbe anche essere che l'autore abbia intenzionalmente o no inserito i grandi felini come allegoria dantesca, rifacendosi ad una delle tre fiere, ovvero il leone.
Ci sono molteplici temi e dettagli in questo romanzo: la lotta, la resilienza, il Male che cerca di vincere contro il Bene in ogni modo possibile, vi è il tema della sposa che ricorre sempre così come i fiori e il loro profumo legato ai fenomeni paranormali.
Lisa, Ginevra, Nadja, Evelyn, William, Matilde e Ásvald, ma anche Betta, Mario con Mario e il Mario che nacque molti anni prima di entrambi i Mario, sono all'interno della storia, mentre il Dottore a mio avviso risulta come esterno, come se fosse sempre sul punto di svanire.
Esiste, ma è anche vero che è esiste perché ci sono i leoni e in seguito per i flashback bellissimi e scritti in maniera magistrale.
Ma chi è Matilde? Lei mi è davvero rimasta nel cuore, lei che è sempre stata un po' ritardata secondo gli abitanti del Borgo e così pensavano di trattarla da menomata.
La povera Matilde! Lei che è la protagonista assoluta e parla in maniera velocissima, lei che ha visto in faccia il terrore, lei a cui il Dottore fece del male, intenzionalmente.
La bugia contro la verità.
Il male contro il bene.
Una famiglia che si ritrova riunita grazie alla sofferenza e che riesce a superare il dolore.
William che è buono come il pane, e che attraverso il suo intuito verso ciò che non è di questo mondo, riesce a superare prove durissime, sopratutto quando si troverà faccia a faccia con Mario e Mario, che anche lo stesso Dottore in fondo detesta.
Qui non si può sfuggire al destino, specialmente quando si sono commessi atti impuri su un corpo aggraziato e fragile.
Qui i fiori non sempre profumano di fresco... ma anche di morte!
Bugie, menzogne su menzogne che trascinano il lettore in un covo di serpi ma anche verso la luce della verità.
Uno spaccato fantastico in cui potersi rispecchiare amaramente e anche sorridere grazie ai testi di alcune famosissime canzoni e una poesia di Ungaretti!
Come sempre, Massimo Battelli riesce a stupire e inorridire il lettore, con sarcasmo e naturalezza.
Il linguaggio è semplice ma forbito quando a parlare è Evelyn, e questo mi piace moltissimo!
Vi sono espressioni colorite in linea con l'argomento trattato ma non avverto mai alcun tipo di volgarità.
Il caro Massimo Battelli colpisce ancora, e stavolta lo fa con un romanzo in cui nulla è scontato, in cui nessuno deve permettersi di fare promesse e dire bugie alla sposa fantasma.
Un romanzo incantevole, in cui lacrime e fiori si mischiano, così come violenza e pace.
Ossimori? Forse!
Tanta anima, tanta carne sul fuoco...
Vorrei ringraziare l'autore non solo per avermi donato la copia del suo romanzo, ma anche per avermi espressamente citata nei ringraziamenti finali assieme ad altre bookblogger. Sono commossa e onorata!!!
Voto del romanzo in stelline:
☆☆☆☆☆
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