Recensione al romanzo di Roberta Puglielli intitolato IL GIGLIO NERO
SINOSSI:
"Le tue cicatrici sono la tua storia. Portale con orgoglio e non ti vergognare di loro perché sei
molto più di questo e non ti rendi conto di quanto tu sia speciale."
Stafford Graves è un affermato investigatore che ha rinunciato alla sfera privata pur di
raggiungere i successi professionali.
Megan Black è una donna forte e determinata, ma con una vita già segnata dalla follia umana.
"Due gocce d'acqua nel fango della vita" sono le parole che Megan rivolge al freddo Stafford durante
uno dei loro molteplici casi.
In una Londra cupa e indifferente una grande storia di umanità e amore.
***VOLUME PRIMO della dilogia***
molto più di questo e non ti rendi conto di quanto tu sia speciale."
Stafford Graves è un affermato investigatore che ha rinunciato alla sfera privata pur di
raggiungere i successi professionali.
Megan Black è una donna forte e determinata, ma con una vita già segnata dalla follia umana.
"Due gocce d'acqua nel fango della vita" sono le parole che Megan rivolge al freddo Stafford durante
uno dei loro molteplici casi.
In una Londra cupa e indifferente una grande storia di umanità e amore.
***VOLUME PRIMO della dilogia***
Recensione
Un romanzo incantevole, forte e deciso come una notte grigia e misteriosa a Blind Street, precisamente a Londra.
I protagonisti sono tre: Stafford Graves, detective londinese infallibile e straordinariamente solitario, poco incline all'amore... Robert Wilson, che sarebbe il fidato amico di una vita e medico di Stafford, e infine Megan Blake, la donna di cui nessuno sa nulla, la donna del mistero, il cosiddetto Giglio Nero, una variante conturbante del giglio bianco.
Megan è una donna dal passato terribile, costellato dal dolore e dalla sofferenza di cui non riesce a disfarsi, e continua imperterrita a cercare vendetta per quella notte di tanti anni prima in cui un uomo, un nemico verace, le ha strappato tutto, compresa la famiglia in un incendio che vide la ragazza protagonista.
Il Giglio Nero è diventato forte, ha saputo rialzarsi nonostante le sue ferite, ha utilizzato la resistenza e la resilienza per dire basta e rinascere dalle sue ceneri, come una fenice, colpendo con uno schiaffo morale Ashton, il gran nemico numero uno.
In tutto questo, tra adrenalina che scorre a fiumi, azione, sprazzi di humour nero e ricchi colpi di scena, ci sarà largo spazio ai sentimenti.
Proprio Stafford che è così strano, che non riesce a lasciarsi andare, spronato anche dal fascino incredibile di Megan Blake, si innamorerà perdutamente della donna, ma non si dichiarerà immediatamente infatti passerà del tempo prima che il " TI AMO " spunti sulle sue labbra.
Megan dovrà riuscire a tenere a bada la rabbia, i propri demoni interiori e anche se è molto sicura di sé e determinata come non mai, dovrà comunque far fronte a degli episodi in cui rischierà cara la pelle, come ad esempio quando affronterà il cosiddetto temibile Orologiaio, figura ambigua e emblematica, di spicco.
Stafford le starà accanto, tra passione, seduzione e anche ira e divertimento. Sopratutto però le starà vicina quando, come un angelo custode, dovrà salvarle più volte la vita.
Una città, Londra, tormentata dai malviventi, dal passato che ritorna e che si fa strada tra i meandri della mente come un virus da estirpare, un morbo immondo.
Vi è secondo me dello sprazzo classicheggiante in questo romanzo, sopratutto per la scelta di ambientare la storia in una città come Londra, così leggendaria e "gialla", culturalmente dedita agli omicidi e alla tentazione continua.
Il libro mi ha ricordato per alcuni aspetti Dottor Jekyll e Mr Hyde, oppure ancora Murder, She Wrote (La signora in giallo), Poirot, Jack lo squartatore e anche Miss Marple.
Una grande storia, avvincente e sublime.
Lo stile è curato nei minimi dettagli, non ci sono refusi o débâcle, i personaggi, anche quelli secondari come Susan White che fa la sua comparsa in un certo momento della storia, sono ben delineati ed è facile immedesimarmi nelle loro potenzialità o fragilità.
I luoghi sono descritti in maniera dettagliata e nel complesso la storia ha del potenziale, mi è piaciuta molto.
Si sviluppa una trama efficace, che racchiude in sé suspense ma anche coinvolgimento empatico, d'arricchimento intellettivo e deduttivo.
Il Giglio Nero vi sorprenderà e vi catturerà pian piano, lentamente, utilizzando una comunicazione lessicale armoniosa e delicata ma sensuale come un fiore proibito.
Posso concludere dicendo che nel personaggio di Robert ho rivisto la seguente frase:
Elementare, Watson!
VOTO DEL ROMANZO IN STELLINE:
☆☆☆☆☆
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