Recensione silloge poetica ESTATI D'ANIMO - LUIGI BRANCACCIO
Ringrazio la dolce Angelina Todarello per la copia cartacea della silloge.
Recensione:
L'opera è permeata dalla sensualità e da un gioco di sguardi notevole. Un gioco di corpi che appassionatamente chiedono il loro tributo d'amore, ma anche anime in lotta che vedono tutto: dalla resistenza, al piacere, dalla nostalgia alle stagioni più fresche come l'autunno ma che abbracciano volentieri l'estate...
È il poeta che come un sarto professionale cuce la notte all'amore, le note di una luna che sembra canterina ed è spesso presente nei versi che alludono a stati d'animo incredibilmente variegati e variopinti.
La silloge è quasi teatrale a mio avviso, perché riesce a portare in scena lo spaccato emotivo della vita, e sezionando e suddividendo in cinque parti più una piccolissima chiamata invocazione, il poeta riesce nel suo intento di catalogare piaceri, fotografie suggestive ai lati delle pagine come se volesse immortalare e rendere vive le immagini di una vita varia, di una esistenza piena e ricca di contenuti.
La donna è elogiata e trattata con il rispetto e l'amore che merita e il poeta sembra quasi voglia perdersi in ogni bacio, per non fare più ritorno.
Vi è nostalgia, commozione e tanta sensibilità, ma anche originalità e gusto per ciò che è bello e delicato.
Le poesie sono tante, profonde, si leggono velocemente e mettono addosso felicità, sorrisi appena accennati e suggestioni di ricordi che abitano la mente di ognuno di noi.
I colori permeano questa silloge, le sfumature più variegate che accendono lo spirito e lo elevano come se stessimo leggendo preghiere che sanno d'amore, d'eleganza e leggiadria.
Ho amato ogni singola parola, e le fotografie sono molto particolari perché variano sui soggetti e sulle muse ispiratrici.
La natura che in un certo senso bacia la donna, la luna che osserva l'amante pensieroso e si unisce al suo affanno.
E ancora vi è la notte che è complice di amori che hanno il sapore dell'eternità... E le tempeste dell'animo, quel corpo sinuoso di donna che si solleva e con schiena arcuata assomiglia ad un sirena tra le lenzuola...
La silloge comunica espressività e malinconia, ma anche forza d'animo e positività. Sembra che anche laddove ci sia un briciolo di dolore, la speranza non venga mai a mancare per fortuna e il poeta Luigi riesce benissimo a incantare i lettori con la sua penna abile e realistica seppure sognante.
Paragonerei alcuni versi, specialmente il connubio donna - sensualità, a quelli di Charles Baudelaire che da sempre è conosciuto come poeta maudit ovvero maledetto.
Luigi Brancaccio dimostra di avere un dono, e lo condivide volentieri con i suoi lettori.
I disegni dei cuori in bianco e nero sono perfetti, così come le rime baciate o meno nelle poesie, che donano simmetria ai versi ma senza quel senso del geometrico troppo ostile e avverso alla libertà e alla musicalità.
Infine: Il gioco di parole tra stati ed estati è originale e funzionale e si nota la professionalità del poeta che ha una preparazione letteraria e un'immaginazione visionaria non indifferente.
VOTO DELLA SILLOGE IN STELLINE: ☆☆☆☆☆
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