Recensione romanzo NUVOLE AL TRAMONTO - DOMENICO CORNA
Ringrazio l'autore per la copia digitale dell'opera.
Recensione:
Un libro dolce, mistico, reale e al contempo irreale. Un romanzo ben scritto che scruta l'animo umano e ripercorre le tappe dell'infanzia e dell'adolescenza, con le paure tipiche di quei periodi, gli errori che si commettono ma anche la grande sensibilità della protagonista assoluta: Martina, una bambina davvero speciale e unica che vi farà entrare in un mondo paradisiaco ai limiti della fantasia più sfrenata.
Martina ama davvero tanto la natura, a tal punto da risultare agli occhi del padre una bimba strana, da rieducare. Per questo motivo decide di chiuderla spesso nello sgabuzzino delle scope, totalmente al buio, nonostante lei ne sia molto impaurita.
Sua madre piange e non sembra essere d'accordo con la decisione di suo marito, ma niente riesce a dissuaderlo, perciò la bambina deve avere pazienza e sottostare alla scelta di suo padre.
Ma non tutto il male viene per nuocere come si suol dire e grazie a questa punizione, Martina scoprirà un mondo fantastico, specialmente grazie alle nuvole al tramonto amiche sincere e affettuose.
Sarà un'avventura bellissima e incredibile, magica e preziosa, con amici altrettanto preziosi quali Edi (Edoardo) e Ginetta.
Sono personaggi molto importanti, che sottolineano la veridicità del mondo fantastico ma reale in cui Martina vive, colei che sta quasi prendendo il posto di Dio ma senza alcuna superbia.
Lei sta costruendo semplicemente un mondo nuovo, ma non è una Super - Bambina, non è un idolo o una ragazzina ribelle in senso negativo,anzi, riesce a insegnare al prossimo che la sensibilità e l'immaginazione possono aiutare tutti ad uscire dai periodi bui e tristi, proprio come lo sgabuzzino in cui viene rinchiusa lei.
Il romanzo è diviso in diverse parti con dei nomi molto intensi e i capitoli sono corposi e pieni di significato, così come il linguaggio che è sempre delicato e ha un valore speciale, testimonia l'essenza della storia.
Martina è a metà tra l'essere all'inferno quando non riesce a capire che cosa le sta succedendo in quanto ha perso la memoria e non ricorda più le cose belle della vita e della sua stessa marcata empatia di un tempo, e in paradiso quando invece trova il punto esatto da cui poter ricominciare a spiccare i voli pindarici e non che la rendono unica. Ma il testo affronta anche temi quali la droga, il dolore, il fumo, il non sentirsi compresi, l'amicizia e l'amore.
Martina potrebbe essere a mio avviso una "Alice nel paese delle meraviglie" nel triste e obsoleto mondo di "Christiane, F. Noi,i ragazzi dello zoo di Berlino".
Mi è piaciuto il lato emotivo che viene enfatizzato tantissimo, la delicatezza con cui vengono trattati i temi che caratterizzano di più la storia e anche il fatto che assomigli ad una fiaba a volte oscura, ma sicuramente onirica e intelligente.
Stile impeccabile e zero débâcle, il che rendono il romanzo imperdibile su tutti i fronti.
Pathos alle stelle e anche talvolta inquieto brivido che non guasta!
VOTO DEL ROMANZO IN STELLINE:
☆☆☆☆☆
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