Recensione del romanzo di Massimo Battelli - Somewhere / la collina dei ciliegi
Ringrazio l'autore per la copia digitale dell'opera.
Recensione:
Questo è un romanzo da non perdere, è una di quelle storie che lasciano il segno sulla compatibilità tra realtà e illusione.
Vi è il personaggio principale, un uomo che si ritrova nel bel mezzo di un bosco, in una baita, in compagnia di un orso (Takeshi) samurai che richiama l'estremo Oriente, un frigorifero 'No Frost' che appare come un mondo lontano, come alieno in mezzo alla già non - normalità. Un frigorifero pazzerello, proprio come forse lo sono le due gemelle bambine che si divertono un mondo a giocare con M., l'uomo misterioso che fa una certa tenerezza in quanto inconsapevole di quel che gli sta succedendo.
E poi dall'altro capo del mondo, diciamo così, vi è una figura femminile, A.
Questa figura femminile è la moglie di M. Assieme hanno dei figli e tra una ricerca e l'altra, A. si avventurerà per quella collina dei ciliegi cantata da Battisti più e più volte nel corso della sua carriera.
M. è un uomo normale, non ha grilli per la testa, ma quando, sopratutto a inizio romanzo (o direi racconto lungo) vi è un riferimento alle carezze che il sole stesso gli dona, l'uomo non si sofferma più di tanto sull'apprezzamento del calore che lo pervade tutto, piuttosto dice e conferma di aver più volte avuto (e ci tiene a sottolineare che è eterosessuale!) dei rapporti intimi con il sole, definendolo LA SOLE.
Il sole, diventa miracolosamente femmina.
È l'aspetto del racconto che mi ha intrigato di più, nonostante sia tutto intrigante e portentoso.
Sembra un sogno, un viaggio astrale che per certi versi mi ha fatto ricordare Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, e anche il suo seguito forse meno conosciuto: Alice attraverso lo specchio.
Le gemelline invece mi hanno ricondotta a Shining del maestro Stephen King, perché hanno qualcosa di macabro nonostante la loro dolcezza. Vi è come una sorta di gioco dei ruoli, e il ruolo delle sorelle sembra a mio avviso quello di incantare cone serpi, sotto mentite spoglie.
Le ho adorate, ma sono dei mostriciattoli in fondo, nonostante siano carine.
Sembra che l'autore voglia impostare il racconto a mo' di allegoria, di metafora e di personificazione degli incubi o sogni che ognuno di noi può fare o serbare nel cuore.
Freud apprezzerebbe tantissimo questo racconto oggetto di analisi psicologica.
Mi trovo ad elogiare ancora una volta Battelli, autore incredibilmente versatile, che lega i suoi racconti con uno spago (non dico fil rouge, preferisco la sensazione di semplicità e praticità dello spago che immagino comunque rosso) spesso stretto, ma non tanto stretto da non lasciare spazio all'immaginazione.
SOMEWHERE.
Altrove... da qualche parte.
Questo racconto è secondo me un luogo in tanti luoghi dell'anima.
L'orso non mangia il protagonista, l'orso parla come se ad un certo punto il racconto prendesse la piega della fiaba (Esopo ne rimarrebbe incantato!) con addirittura una morale che si evolve, ma evanescente come un sogno, va letta fra le righe e spesso arretra facendo poco rumore.
Il lettore si trova catapultato in un mondo onirico ma a tratti suggellato da varie disposizioni mentali realistiche.
Il mondo, forse, per l'autore, va oltre ciò che gli occhi sono abituati a vedere, a leggere, a pensare, a scrutare.
In questo racconto, che non si circoscrive in un genere solo, anzi in più generi differenti, vi è secondo me l'abbraccio eterno della natura, che tutto muove e nulla sbaglia.
... l'amor che move LA SOLE e l'altre stelle.
(Mi permetto di parafrasare ironicamente il sommo Dante)
In conclusione: lo stile è perfetto e pulito, il lettore non fa fatica a leggere tutto d'un fiato la storia poiché nonostante sia atipica, è molto veloce e non intricata.
Immergetevi in questo racconto e non rimarrete affatto delusi!
Vi consiglio, se non lo avete fatto, di andare a leggere la recensione che ho fatto di TRASH. (La trovate qui sul blog)
Trash è il primo romanzo che ho letto di Battelli, e sono sicura sarà una sorpresa piacevolissima anche per voi, come lo è stato per me.
Voto del romanzo in stelline: ☆☆☆☆☆
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