Recensione romanzo VITTIME E CARNEFICI di IGNAZIO PALLINI
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo.
Recensione:
Un romanzo molto particolare che ho letto con curiosità e trepidante emozione.
Ci sono dei dettagli che mi sono piaciuti molto, specialmente nella prima parte. Sì perché la storia è come se fosse suddivisa in tanti spezzoni, addirittura potrebbe sembrare un libro dentro un libro e questo credo sia abbastanza difficile da concepire come idea e da mettere su carta.
Sam e Giulia sono una coppia abbastanza atipica, non sono strani ma al contempo hanno un rapporto tira e molla, si prendono, si lasciano e Sam ad esempio è molto geloso di lei.
Ciò che mi è piaciuto di questa storia che reputo abbastanza introspettiva è stato il sicuro intento dell'autore nel voler attribuire al romanzo un gusto teorico/pratico. Infatti Sam ad esempio è un ricercatore e si occupa di fisica però al contempo è pieno di dubbi sull'esistenza in generale, sembra un filosofo che non riesce a trovare una sua collocazione nell'universo.
Forse le uniche cose che riescono a tirarlo su e a tenerlo all'interno 'del mondo' sono i Long island che beve a dismisura assieme agli amici o da solo e poi la sua compagna Giulia, che secondo me è un po' vittima del suo modo di fare e delle sue incertezze.
Ho notato anche che Sam sembra soffrire di ansia e panico, ma anche a mio avviso di agorafobia, comunque sempre disturbi legati al sociale. È un tipo abbastanza complesso che sembra nascondere le sue fragilità coprendosi del suo lavoro e del suo carattere abbastanza dispotico, antipatico e poco grintoso a mio avviso.
Non è certo un personaggio positivo, ma non è nemmeno negativo, perché nella sua ambivalenza e policromia caratteriale, è davvero un curioso caso da studiare!
Leggendo il libro ci si può ritrovare in Sam anche perché penso che tanti abbiano purtroppo provato ansia e panico nella loro vita, oppure quel senso di disagio interiore che gli uomini a volte rispetto alle donne cercano di nascondere agli occhi del mondo.
Mi ha colpito molto il fatto che all'inizio nei primi capitoli sembra ci sia un isolamento da parte di Sam ancora più intenso e anche ciò che vede dalla sua finestra, i dettagli minuziosi, sembrano filtrare una realtà strana che appartiene specialmente a lui e solo a lui.
Un uomo giovane che non riesce a vivere, secondo me.
Non capisce che Giulia è o può essere comunque una salvezza, ma prima di tutto bisogna ricordarsi di salvarsi da soli parsfrasando 'per gusto dell'ossimoro' il titolo di un libro di Margaret Mazzantini, Nessuno si salva da solo.
Questo è un romanzo di vittime e carnefici, ma per trovarli bisogna scovare all'interno della memoria e della psiche dei personaggi, anche nelle loro azioni certo, ma piuttosto nei loro rapporti interpersonali.
Ad un certo punto a metà romanzo si viene catapultati in vecchie memorie scolastiche e estive, con nuovi personaggi, come se la storia avesse tracciato prima una linea ben visibile ma allo stesso tempo evanescente, e successivamente si fosse ribaltata e fossimo indietro nel tempo. Questo è ciò che mi ha suscitato la lettura.
Ma non è tutto... il libro è ricco di riferimenti artistici, pittorici e culturali, letterari e questo sicuramente gli fa onore.
È un romanzo che secondo me non si può apprezzare senza avere conoscenze particolari o almeno accennate su determinati dettagli oppure senza rileggerlo due o tre volte.
È un classico romanzo che va gustato piano piano, come un drink gustoso, per percepire le sfumature migliori, i sapori frizzanti e decisi oppure intensi.
Lo stile è molto bello, curato e pulito. Non vi sono débâcle e l'autore non è ripetitivo ma cerca sempre di catturare l'attenzione con questo suo bel romanzo corale di viva energia.
Voto del romanzo in stelline: ☆☆☆☆
Commenti
Posta un commento