Recensione romanzo di Massimo Battelli - Trash




SINOSSI:

La raccolta differenziata fa bene all’ambiente, ma non di certo a Rino… tutta colpa dei resti oleosi di una scatoletta di tonno, che faranno traboccare l’odio che l’uomo cova nei confronti della società, e che lo faranno precipitare in una spirale di violenza, ricordi e incontri molto, molto particolari.
Un bigliettino da visita, sbucato da sotto il portone, dice di mettersi in contatto con William Sprangalaporta, discutibile Terapeuta del Paranormale che si barcamena tra un’attività che gli sta lentamente prosciugando il conto in banca e una donna che gli ha sgretolato il cuore.
William, con l’aiuto della sua segretaria fantasma Evelyn e della sua disinibita vicina Nadja, riuscirà a convincere Rino a diventare suo cliente?

Questo piccolo romanzo horror, tratto dall’omonimo racconto, rappresenta la genesi di William: un viaggio sprangalaportiano che ogni fan dovrebbe intraprendere.



RINGRAZIO L'AUTORE PER LA COPIA DIGITALE DELL'OPERA. 


RECENSIONE:

Io credo che questo romanzo meriti tutta l'attenzione possibile da tantissimi lettori! 
Ci troviamo di fronte ad una storia atipica, secondo me molto originale, fantasiosa, decisamente splatter nei punti giusti senza esagerare e incredibilmente politicamente scorretta. 

Per questo 'Trash' mi ha rubato il cuore. 

La storia è incentrata su vari personaggi molto strani ma che sono collegati tra loro da un filone particolare... un accordo quasi. 

Molto probabilmente non è semplice scrivere un romanzo tanto geniale a mio avviso, ma l'autore riesce benissimo a farci comprendere gli stati d'animo di Lia, la bimba fantasma che incontrerete a metà cammino, William, l'esperto del Paranormale... Rino! Rino che appare fin dalla prima pagina, con i suoi modi bruschi e intolleranti ma ammetto che ha pure le sue ragioni! 

Il romanzo sembra suddiviso in tante storie diverse collocate all'interno della stessa sequenza temporale, anche se ci sono i flashback di Rino che racconta i suoi tempi della gioventù,  quando suonava il piano al Chat Noir, un locale jazz, e tra l'altro i suoi genitori invece desideravano per lui un futuro completamente diverso... 

A ben vedere, la storia è intrisa di pathos e ansia, poiché il lettore si immedesima in certi comportamenti strani di tutti i personaggi, che sembrano irreali e talvolta sudici mentalmente se posso azzardare questo tipo di termine.

Ma è proprio la tremenda sorte di Lia, il destino di Rino, la morte come elemento preponderante, l'esoterismo accennato, il male di vivere, l'incoscienza, la quasi distopia e la quasi fantascienza che apre i mondi che non ci è permesso varcare nella vita di tutti i giorni... dicevo... sono proprio questi elementi, compreso l'orrore secondo me anche Kinghiano e Lovecraftiano,            (riferimenti a 'It, i topi, etc'), a rendere l'opera splendida,  un vero gioiellino.

Vi è Morte in persona che si aggira e prende anche la parola, come se fosse una personificazione reale e non allegorica o subdola. Vi è lo scontro tra bene e male ma senza sfociare nei luoghi comuni tipici dell'horror o del distopico fantascientifico.
Vi è realtà e irrealtà... e dispersione in un certo senso. Leggendo il  testo si è partecipi di sensazioni anche irriverenti ma che mettono i brividi, come un film. Più che un romanzo infatti sembra una sceneggiatura in certi momenti e anche questo dettaglio mi è piaciuto moltissimo. 

In certi punti, come ad esempio quando vi è la figura del fantasma donna ottocentesco geloso di Nadja, ovvero Evelyn, ho percepito un senso di freddezza, voluta secondo me appositamente  dall'autore,  ma al contempo anche molta immedesimazione, empatia e sensibilità, come se si fondessero varie realtà,  vari registri di umana e non umana emozione.

E inoltre vi è quasi sempre il colore grigio, quindi il romanzo è sì monocromatico e lugubre,  ma vi sono anche momenti di tenerezza, di spontaneo amore e rispetto verso gli altri.

Io in conclusione mi sento di definire questo romanzo un capolavoro evanescente / consistente...
originato dalle oniriche persecuzioni mentali di cui è affetto Rino e anche gli altri personaggi, chi più,  chi meno. 

Mi sono affezzionata molto ai personaggi e spero succeda lo stesso a tutti voi che se deciderete di leggere questa e altre opere dello stesso autore, non ve ne pentirete di certo! 


VOTO DEL ROMANZO IN STELLINE ☆☆☆☆☆ 



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