Recensione romanzo biografico di Nicoletta Sipos - COLETTE UN SOGNO AUDACE



Ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo.


Recensione: 


Il libro di cui mi accingo a parlare apre la nuova collana editoriale di Sara Rattaro tutta al femminile. 
La prima protagonista è una donna eccentrica, trasgressiva e forse spesso incompresa da troppe persone che la circondavano. 
Sto parlando della grande Colette, la francese che amava i gatti in maniera totalizzante e adorava la scrittura seppur all'inizio della sua carriera in gioventù le pesasse scrivere e non sentisse sua questa vocazione. Forse che il marito (il suo primo marito Willy) la teneva rinchiusa in camera per oltre 4 ore finché le sue mani non erano completamente macchiate di inchiostro, quindi la sua anima si ribellava a quel dovere assurdo. 
Pian piano però Claudine, la saga fortunatissima che vendette milioni di copie in tutto il mondo, la confermò come autrice per eccellenza, seppur non firmasse i suoi romanzi con il suo vero nome ma con quello del marito. Nell'Ottocento ad esempio, epoca in cui nacque e visse la sua fresca e bizzarra gioventù, era impossibile per una donna pubblicare i propri romanzi usando il nome vero, ma era decisamente tassativo un nome de plume, uno pseudonimo. 

Andiamo per gradi. 
Il romanzo biografico scritto da Nicoletta Sipos, nasce dalla voce della figlia di Colette che per tutto il tempo narrerà la vita e le imprese di sua madre, una 'maman' come la chiama lei, eccentrica e senza alcun tabù sessuale. 
Colette era sicuramente all'avanguardia e si permetteva il lusso di fare cose che altre in quei tempi sognavano di fare.  
Era non solo una scrittrice di fama internazionale e neppure lei ne era ben conscia, non si capacitava nella sua immensa umiltà di come avesse potuto essere così fortunata e profilica, ma era anche un mimo, una donna che frequentava le music - hall, che amava il cinema e frequentava i locali trendy. 
Si comportava come un maschiaccio e quando avvenne l'affare Dreyfus,non si scompose e non si attuò politicamente parlando, così come non parlò mai di questioni che non le interessavano nei suoi romanzi così licenziosi e erotici. 
La Sipos è stata talmente brava nel raccontarci aneddoti curiosi circa Colette, che leggere la biografia romanzata di questa storia incredibile è come assistere  al film della vita di una donna capace di scoperchiare il paradiso ma mandare al diavolo chiunque con un sorriso e la sua tenacia, furbizia e capacità di persuasione.
Da sempre amante della bella vita, non si fece mancare amori dissoluti, come quello con una ragazza o come quello con altri uomini che sposerà successivamente, arrivando a tre matrimoni.  Era bisessuale? Molto probabilmente oggi diremmo così, ma lei era questo e molto altro. È praticamente impossibile ridurre Colette ad una sola specifica etichetta, perché lei era una donna che le etichette molto probabilmente non le amava. Totalmente libera dalle imposizioni, diversa dalla massa e amica di tantissimi uomini gay, mal vista da tante persone che pensavano di lei che fosse una donna veramente ambigua e senza scrupoli. In fondo nel suo animo conservava un sogno audace di libertà e di protezione da quello stesso mondo che l'aveva resa celebre. 

200 pagine di interessanti notizie biografiche romanzate, e grazie all'extended book ho scoperto un sacco di informazioni in più, ricche di estrema curiosità. 

Devo ammettere di essermi innamorata di questo libro, e la figura di Colette mi piace molto perché era sensuale e libera come un gatto sinuoso. Ho apprezzato tutto della scrittura della Sipos, il suo modo tenero ma tenace di raccontare la vita di una donna estremamente forte ma anche vulnerabile, e lo stile perfetto che ha utilizzato. 

Emozioni a non finire in questo libro così scrupolosamente dettagliato e ricco di avvenimenti, nomi, date e occasioni di vita e morte. 

E alla fine una lacrimuccia mi è anche scappata, perché ho adorato quella donna così tosta e imprevedibile che con i suoi ultimi acciacchi e la sua vita dissoluta ma gioiosa, ha forse innescato in me e credo in più lettori possibili, un senso di empatia fortissimo, tanto da voler abbracciare Colette e anche sua figlia, quella donna forse non troppo amata da sua madre così cinica a volte ma anche così libera e amante dell'azzurro, colore che personalmente adoro anche io e mi fa vedere Colette vicina a me sia per questo motivo ma anche per altre situazioni. 

Dare scandalo fu la sua virtù,  ma nello scandalo forse, trovò il modo per rompere i pregiudizi dell'epoca. 

Non dimentichiamo che Colette incontrò tanti svariati poeti, autori, e anche attrici come la grande famosissima Audrey Hepburn! 

Inoltre tentò di creare creme per il viso e altri cosmetici e questo fu un flop, ma per il suo intento mi ha ricordato un'altra grande donna che rivoluzionò la bellezza partendo proprio da delle creme e diventando un'icona: Helena Rubinstein.  

Colette la scrittrice, Colette la sognatrice audace con i suoi sogni e aspettative racchiuse in un bicchiere anni '20.


Voto del romanzo biografico: 5 


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