Recensione romanzo di STEFANO ZOBOLI / I GIORNI DELLA CHIMERA
Descrizione
Un romanzo distopico con toni horror per gli amanti di Stephen King.
Mentre dal sudest asiatico si diffondono le prime notizie di una nuova influenza, un improvviso blackout spegne il mondo intero e uno scienziato affronta il buio con una preziosa valigetta di campioni.
Qualche settimana prima, dall’Amazzonia devastata dall’intervento dell’uomo, un ignaro turista morso da una creatura misteriosa ha portato con sé un nuovo virus della rabbia. Gli sforzi degli scienziati per arginare il virus si scontrano con l’opportunismo politico e militare e l’avidità delle case farmaceutiche. Il vaccino che dovrebbe aiutare la popolazione produce effetti imprevisti.
Gruppi di persone cercano un modo per sopravvivere nel nuovo mondo in cui si sono ritrovati. Un ingegnere, Jasper, accompagnato da una bambina, cerca di superare il dolore del passato guidando i compagni con l’intelligenza pratica e l’amore.
Un uomo che si fa chiamare “il Maestro” governa i suoi seguaci con la cieca fede e la ferrea disciplina.
Chi prevarrà nella lotta tra due concezioni di vita così diverse? E chi è “l’uomo nuovo” che nascerà dagli sconvolgimenti della natura e della società?
Mentre dal sudest asiatico si diffondono le prime notizie di una nuova influenza, un improvviso blackout spegne il mondo intero e uno scienziato affronta il buio con una preziosa valigetta di campioni.
Qualche settimana prima, dall’Amazzonia devastata dall’intervento dell’uomo, un ignaro turista morso da una creatura misteriosa ha portato con sé un nuovo virus della rabbia. Gli sforzi degli scienziati per arginare il virus si scontrano con l’opportunismo politico e militare e l’avidità delle case farmaceutiche. Il vaccino che dovrebbe aiutare la popolazione produce effetti imprevisti.
Gruppi di persone cercano un modo per sopravvivere nel nuovo mondo in cui si sono ritrovati. Un ingegnere, Jasper, accompagnato da una bambina, cerca di superare il dolore del passato guidando i compagni con l’intelligenza pratica e l’amore.
Un uomo che si fa chiamare “il Maestro” governa i suoi seguaci con la cieca fede e la ferrea disciplina.
Chi prevarrà nella lotta tra due concezioni di vita così diverse? E chi è “l’uomo nuovo” che nascerà dagli sconvolgimenti della natura e della società?
Ringrazio la casa editrice Nua edizioni per la copia digitale del romanzo.
Due occhi rossi ci fissano.
E questo è inquietante... Ma ancor più inquietante è forse sapere che il confine tra bene e male è talmente labile e sottile da non riuscire a capire dove inizia uno e finisce l'altro.
Se un virus attacca un uomo, è inevitabile che si espanda una forma di cattiveria, di antagonismo fra le persone. Forse è un modo come un altro per salvarsi la pelle, oppure per non rischiare di impazzire, fatto sta che quando un gruppo di persone si ritrova in mezzo al caos pandemico e virale, non può far altro che cercare di stringere i denti e sopravvivere.
Jasper è sicuramente il personaggio che mi sta più a cuore tra tutti, e ce ne sono davvero tanti in quanto è un romanzo veramente corale, pieno di comparse e protagonisti.
Jasper è l'emblema del coraggio, della bontà e della disciplina, ma anche della buona intelligenza e ha davvero tante qualità.
La bambina di colore che viaggerà con lui è molto dolce e riprende i temi dell'infanzia e della tenerezza.
Infatti nonostante la distopia del romanzo che si presenta come un viaggio allucinante nei meandri della solitudine di un' America apocalittica, vi sono momenti di ironia, di amicizia e di consolidazione amorosa.
Perché però il Maestro ad un certo punto appare e non fa altro che combinare guai? Scombussola in un certo qual senso quel poco di equilibrio che il gruppo dei bravi ha creato dentro sé e fuori di sé, tra le strade di Albany e altre città straordinarie.
Il Maestro è una sorta di anti-profeta. Si erge come profeta assoluto, sbaragliando Dio.
Si crede onnipotente con il suo bastone, sempre pronto a giudicare e a portare rabbia e rancore.
Un giustiziere, un risolutore che in realtà plagia le donne della sua comunità, su di una nave molto particolare, quasi Ottocentesca dall'esterno.
Il Maestro è il male senz'ombra di dubbio. Perciò da un lato vi è il male che i Muti, creature aberranti dagli occhi rossi e la pelle bianca, i denti aguzzi e i modi di comportarsi animaleschi, perpetrano e sparpagliano ovunque, come gli zombie di Romero o i vampiri di Stoker. Mentre dall'altro lato vi è un male forse peggiore di quello mostruoso, in quanto umano e perciò ancor più aberrante e 'disumano'.
Il romanzo inoltre assomiglia ad un horror distopico dai tratti cinematografici in stile Kinghiano.
Per chi come me è assiduo lettore di King, troverà molte similitudini specialmente legate ai dettagli minuziosi, alla personalità e all'introspezione dei personaggi e alla cura dello stile.
I libri di King che più mi ricordano questo romanzo sono in assoluto: L'ombra dello scorpione e l'Incendiaria, in cui in quest'ultimo Charlie e suo padre sono in fuga ed è presente la città Albany.
Ho amato tantissimo questo romanzo anche per la bellezza e la perfezione medica, farmaceutica, come se si vedesse un medical drama di alto livello ma a tratti splatter.
Il brivido e l'inquietudine, l'ansia e la paura, così come la rabbia e la tensione si muovono come una nave in mezzo al mare, pronta a giungere a destinazione.
Il romanzo è davvero un gioiellino che unisce tanti generi letterari assieme e mi ha ricordato anche alcune serie tv importanti americane HBO come 'The walking dead' ad esempio.
L' autore è molto bravo nel saper scrivere un romanzo di quasi 400 pagine senza risultare noioso o ripetitivo.
I titoli dei capitoli inoltre sono originali quanto la trama.
Non mancano dettagli importanti riguardanti la mitologia, si fa riferimento ad esempio a Polifemo e Ulisse, l'Odissea, la Fenice che risorge dalle ceneri e anche la religione è un punto cardine molto importante tanto da riportare un passo della Bibbia tratto dagli Efesini.
Insomma, non manca davvero niente.
Se posso aggiungere una considerazione personale, sembra quasi che con questo romanzo si voglia dar voce all'umanità in tutto il suo splendore naturale ma anche in tutta la sua vergogna, in tutto ciò che riesce a dividere, a sormontare, a captare e anche a distruggere.
Sembra quasi un esperimento, un'analisi approfondita di come il genere umano reagisce ai virus, in questo caso la rabbia, e come scientificamente e militarmente o ancora politicamente (pensiamo al Campidoglio) il mondo si attrezzi alla nuova realtà, che piaccia, o meno.
Vincerà il male o il bene?
Infine, il romanzo è attuale perché in tempi di Covid-19 questo libro apre le menti di tutti coloro che non credono in niente e negano la realtà dei fatti.
Fatti che a ben vedere, sono talmente vicini a noi tutti da rendere il romanzo un'apertura di vite, di mente e di nostalgiche realtà.
Voto del romanzo in stelline: 5
Congratulazioni all'autore al quale auguro tanto successo!!!
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