Recensione romanzo 'Io e il minotauro' scritto da Elena Bibolotti




Ringrazio l'ufficio stampa per avermi fornito il materiale per la recensione. 


 

PRESENTA

 

 

 

Titolo: Io e il Minotauro

Autrice: Elena Bibolotti

Collana: Le Albe

Genere: Narrativa

Pagine: 190

Prezzo: 15,00 euro

Isbn: 978-88-99962-28-9

 

IL LIBRO

“Capita a chiunque di ammalarsi di questa specie di amore. Non è così strano. La situazione sfugge al nostro controllo senza che ce ne accorgiamo. Pensiamo di essere in possesso di ogni nostra facoltà, ci sentiamo sereni, razionali, ma non è vero, e si vede lontano un miglio che non è così, è come prendere il raccordo contromano e domandarsi come mai tutti abbiano sbagliato l’uscita. Lo vediamo nello specchio, nella tristezza del nostro sguardo, nella mancanza di entusiasmo che ci divora, nelle risate false, negli sguardi increduli degli amici, in quelli annoiati di chi ci ripete da anni la stessa cosa: lascialo. Invece, quella sera io lo seguii.”

 

Un romanzo che cerca di fare da specchio a chi è vittima di un rapporto manipolatorio e distruttivo e che aiuta chi guarda, e troppo spesso giudica superficialmente, ad acquisire un nuovo punto di vista. Questo romanzo è la prosecuzione ideale di Conversazioni sentimentali in Metropolitana (Castelvecchi 2017). Adele Tucci è una donna forte, realizzata nella maternità e nella direzione di un’azienda romana di produzioni cinetelevisive e di doppiaggio. La vicenda si svolge a Roma, tra Monteverde Vecchio e il quartiere Prati, nel momento in cui la protagonista inizia a prendere coscienza dell’inferno in cui è precipitata in pochi anni di relazione con Gimmi, suo secondo marito. Adele è combattuta tra il desiderio di salvare il marito da se stesso, dalla frustrazione dell’insuccesso e da un male di vivere che lo rende furibondo e allo stesso tempo vulnerabile, e la necessità di crearsi un’esistenza in cui addormentarsi, finalmente, con la certezza di potersi risvegliare sana e salva.

 

 

L’AUTRICE

Elena Bibolotti nasce a Bari. Diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, lavora nell’avanguardia teatrale. Imprenditrice nel web e nella didattica musicale, assistente al Master di scrittura creativa della Luiss Guido Carli, è consulente editoriale. Ha pubblicato il romanzo Justine 2.0 (INK Edizioni, Milano), diversi racconti per 80144 Edizioni (Roma) e Conversazioni sentimentali in metropolitana (Castelvecchi). Per i tipi di Giazira scritture ha pubblicato la raccolta di racconti Pioggia dorata. Il suo blog personale è bibolotty.wixsite.com/ilmiosito.

 

 

DOVE E COME ACQUISTARE?

I nostri libri sono distribuiti sul territorio nazionale da Libro Co. Italia e sono ordinabili in tutte le librerie anche tramite il circuito Fastbook. Per acquisti online, puoi trovare il titolo sulla nostra pagina https://www.giazira.it/libro/io-e-il-minotauro/, oppure sui principali stores online: Amazon, Ibs, Mondadori, Feltrinelli ecc. 

 

 

CHI SIAMO?

GIAZIRA SCRITTURE nasce nel 2012. Pubblica narrativa, letteratura per l'infanzia e divulgazione. È una casa editrice che fa dei suoi libri una bussola di vita, un metro di riflessione e benessere quotidiani. Ogni prodotto nasce con l’obiettivo di offrire strumenti di lettura e discussione sull’attualità.

 

 

 

 

Per contattarci

Ufficio Stampa (Dino Cassone): ufficiostampa@giazira.it

 

Visitate la nostra pagina: https://www.giazira.it/collane/

Oppure potete trovarci su:

Facebook: https://www.facebook.com/Giazira-scritture-587063977974568

Instagram: giazira_scritture

Twitter: Giazira scritture (@GiaziraPress)

 

 

 

 

 

 

 

 

Recensione:

Quando sei donna è difficile vivere serenamente, specialmente se accanto hai un uomo con u minuscola. 
Se ti chiami Adele e hai un marito che si comporta come se tu fossi un oggetto, la tua vita sarà un disastro, a meno che non fai di quel dolore fisico e psicologico la forza per risalire, per risollevarti e vedere il bicchiere mezzo pieno di resilienza, anzi direi traboccante. 

Adele e suo marito lavorano nel mondo del cinema e anche se agli occhi del resto dell'universo sembrano una coppia normale,  vivono un amore assurdo,malato,ossessivo,che non avrebbe alcun motivo di esistere. Sì,  perché lui tratta Adele come se fosse di sua legittima proprietà,  come se fosse assolutamente normale abusare di lei e schiaffeggiarla. Un uomo malato per un amore soffocante, altrettanto pazzo, bipolare e  sconcertante.
Un romanzo bellissimo che affronta il tema della violenza sulle donne in maniera magistrale, affiancando il terrore di una successiva volta a quella del dolore più intimo, interno, quello peggiore, perché non si vede e fa maggiormente paura. 
Paura di non poter parlare, paura di non essere creduta, nemmeno da Giulia, l'amica di Adele. 
Ma questa è una storia intensa,viva, una storia sofferta che tutti dovrebbero leggere e che ho deciso di recensire proprio nel mese della festa della donna affinché non si ripetano più i dolori che l'uomo ripercuote sulla donna, su colei che non va 'sfiorata nemmeno con un fiore'. 
Ma quando Adele entra nel vivo della situazione e decide tramite suo nipote di creare un account fake su Facebook con il nome Freeda per capire se può liberarsi una volta per tutte di suo marito, il registro del romanzo gira,  ha una svolta che un tempo quasi lontanissimo non possedeva. 
Nonostante sia un romanzo abbastanza breve,  ci sono tanti di quei dettagli e riferimenti poetici e letterari (King e Cechov ad esempio) da rendere la lettura corposa e incredibilmente interessante.
Il minotauro, il cerbero,  il mostro che non sta sotto il letto oppure dentro l'armadio bensì dentro la mente e nei lividi reali di Adele, sa bene come fare la vittima, e in fondo tutti gli uomini che appaiono tristi dopo aver picchiato la propria donna fanno solo finta di sentirsi giù di morale per essere confortati dalla crocerossina che non riesce a dire di no per l'ennesima volta. Perché crede che lui possa cambiare.
Adoro questo romanzo perché non ha sotterfugi, non si nasconde, è molto crudo ma è purtroppo vero. 
Cruda è la realtà,  che troppo spesso non crede alle parole delle donne perché ritenute inferiori rispetto agli uomini.
Stereotipi e cliché che nonostante il 2021 ancora non vengono gettati via. Ancora persistono come la violenza verbale e fisica.
Ciò che fa male non interessa, tanto poi è un momento, tanto domani si dimentica ed è un altro giorno come un altro. 
Ho pianto per la protagonista e mi sono immedesimata nel suo dolore, perché noi donne dobbiamo essere unite, possiamo e dobbiamo dire: io il Minotauro non lo voglio più in casa. E casa è sempre il cuore. Un cuore che viene picchiato duramente.
Un romanzo che inizia con un giro in macchina pieno di ansia e paura, agitazione. 
Un coraggio immenso quello di Adele, ma purtroppo anche sottomissione, arrendevolezza e omertà. 
Quante donne che non possono parlare, e l'autrice parla per tutte loro. 
Lo stile è ottimo, prima di tutto perché è perfetta la narrazione e anche i dialoghi brevi o medio lunghi, e poi per il semplice fatto che non ci sono refusi o débâcle di alcun tipo. 
È importante e interessante parlare della violenza sulle donne affinché gli uomini capiscano che siamo persone, che diamo la vita, che respiriamo e piangiamo e ridiamo, e sentiamo con l'anima come loro, anzi talvolta molto più di loro, poiché siamo semplicemente donne e decisamente sensibili e con un sesto senso fortissimo.


Il minotauro ci umilia, il minotauro vuole scalciare contro di noi e prenderci al collo.
Mani sporche di bruttezze. 
Ma per quanto il minotauro o tutti i minotauri sparsi nel mondo faranno la guerra contro di noi, noi saremo sempre libere perché Dio è con noi. 


Complimenti all'autrice a cui auguro il meglio e tanto successo!


Voto del romanzo in stelline:  5 

Commenti