Recensione romanzo intitolato LA DICIOTTESIMA scritto da ANDREA DELIA e NICOLETTA RIATO




Ringrazio gli autori per la copia digitale dell'opera.


Recensione:

La Diciottesima è Emma. 
La Diciottesima è una suora che viene da undici anni chiamata dalle altre monache in questo modo. 

Andiamo pian piano a perlustrare quel che è il breve romanzo storico perfettamente narrato dagli autori così ligi alla perfezione del testo e alla sua veridicità. 

Ci troviamo nel 1700, epoca illuminista in cui il lume della ragione sovrasta nettamente il romanticismo e mette le radici sul raziocinio, sulla mente e la ragione e non sul cuore e sullo Stürm und drang tedesco che arriverà successivamente con la sua  'tempesta ed impeto' quasi a voler dipingere un quadro, una 'Zattera della Medusa' o un incubo solitario magari raffigurato da un uomo con sei dita al posto di cinque.

Perché dico questo? Perché la storia si intreccia alla narrazione, e quando i flashback sono evidenti e maturi a tal punto da scrutare quasi l'intimo del lettore, di Emma non vi è quasi più traccia, trasportata dai ricordi di infanzia giù al torrente. Quella bambina agli occhi di tutti 'disdicevole' perché ha comportamenti insoliti, perché spogliata di tutto gioca a fare il bagno con i maschi...

E chi è quell'uomo che la scruta fin dall'inizio, chi è colui che successivamente le darà filo da torcere? Sarà l'uomo/diavolo che tenta e distrae Emma, che la vorrebbe tutta per sé per uccidere quel suo piccolo mondo interiore ed esteriore? Oppure è semplicemente un matto, una bizzarra figura grottesca che si ciba delle sue paure? 

Emma è sicuramente una tosta nel suo corpo fragile, è una suora che più di ogni altra nel convento benedettino di San Matteo percepisce il male in ogni sua forma e così allo stesso modo il bene, la sua aura è forte e brilla di luce propria, di Spirito Santo.
Ma proprio per questo, per questo suo attaccamento alla santità  che però non è bigotta ma anticonformista, adoro la sua figura così decisa, così speciale, e quando nasconde la sua lettura 'Proibita' circa l'amore e il matrimonio scritta da un filosofo anonimo, si riserva il beneplacito di non farlo sapere a nessuna delle sorelle, che altrimenti la guarderebbero con occhio critico.
Ma lei è diversa, ha un bagliore,  è stata scelta da Dio perché nella sua apparente ribellione trovi invece equilibrio. 
Sembra strano eppure è ciò che mi trasmette e devo dire che nelle vite dei grandi monaci o preti, suore, santi di gran valore è accaduto proprio questo.
Lei si stacca dalla 'massa' e cerca la sua vera identità e non ha paura dei rovi, non teme alcun male forse perché appunto Dio è con lei. 

Se Dio è con lei, chi potrà mai deturpare il suo animo? 

Un romanzo breve ma intenso, di facile comprensione ma dai dettagli davvero particolari e dal contorno storico - sociale e politico davvero entusiasmante e coinvolgente. 

In alcuni tratti sembra di vedere in Emma la Diciottesima, la famosa (Madame) Emma Bovary di Gustave Flaubert. Forse che entrambe vivono la vita con un senso di inadeguatezza e ribellione, forse che la vita ad entrambe ha dato ma anche tolto e forse che si sentono entrambe fuori posto in un mondo che sembra non volerle.

Quando ad esempio la Diciottesima si ribella in senso positivo unendosi alle idee di Alessio Tullj e gli altri illuministi oppure si dedica alle spezie e ai medicamenti officinali, è come se lì prevalga la donna e non la figura della suora internata in un convento di clausura. 

È infatti questo che mi ha incuriosita moltissimo:  Emma è donna e come tale vuole lodare Dio sentendosi però prima di tutto donna, non solo suora. 

Vi è indubbiamente in lei una forza incredibile e una volontà uniche! 
Potrei benissimo paragonarla a Giovanna d'Arco, oppure ad una figura femminile come la papessa del film di cui si è discusso tanto e che ho apprezzato molto. 
Vi è il femminismo in lotta contro i pregiudizi dell'epoca, che non si discosta molto da ciò che viviamo oggi giorno.
È infatti questo un romanzo a mio avviso Manzoniano ( I promessi Sposi / Storia della Colonna infame) o anche dalle reminescenze del 'Nome della Rosa di Umberto Eco' per finire poi alla 'Storia di una Capinera' di Verga. 

È un romanzo che veramente con il suo stile perfetto e semplice anche se ricercato in certi punti, si focalizza su ciò che forse tante figure religiose nascondono per paura della verità: l'abito non fa il monaco! 

Vi è sempre quell'alone mistico di tenerezza in Emma e in altre sorelle, sopratutto in Cassandra che troverete davvero deliziosa, e tema ancora più importante che permea in tutto il romanzo, in questa storia bellissima che mi ha commossa e fatto riflettere, è il senso e la voglia di riscatto,  di libertà e di bontà d'animo. 

L'intelligenza di Emma è una forma d'arte e il nemico vede e avverte la sua dolce bellezza,ne rimane turbato come i demoni sono invidiosi della luce dei santi, ma Gesù che ha vinto il male  e la morte sulla croce, è intoccabile. 

E come diceva il maestro: Gli ultimi saranno i primi. 


Voto del romanzo in stelline:  5


Auguro agli autori il meglio e che possano avere tanto successo ♡

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