RECENSIONE:
Innanzitutto voglio ringraziare di cuore Claudia Venuti, direttore editoriale Area musica -ufficio stampa, per la copia digitale del romanzo!
Inizio dicendovi che ho letto questo romanzo con le lacrime agli occhi e con un dolore al cuore pari a quello della protagonista, una ragazza 'stronza' divorata dalla perdizione della vita. Si può essere angelo e demone al contempo? Si può odiare e amare al contempo qualcuno a tal punto da vivere morendo?
Kiara è la risposta, la sua risposta.
Kiara è la medicina.
Kiara è stata qui...
Questa è la firma di Kiara, colei che chiama la sua amica 'amore mio', lei che entra di nascosto dalla sua finestra, lei che odia le porte.
La protagonista indiscussa invece non ama la luce, preferisce stare nella sua comfort zone al buio, che delicatamente, proprio come Marco, la prende per mano e le fa fare un viaggio direzione Roma.
Ma quando i viaggi si fanno silenziosi, e sei costretta a scrivere su un pezzo di carta, tra imprecazioni e linguaggi coloriti, forse ciò che ti rode dentro l'anima finalmente trova una sua voce...
Come un ossimoro, la pazienza diventa vendetta.
La ragazza, che ha un rapporto contrastato con i suoi genitori, abbandona quel giaciglio, scappando da ciò che le fa male, da un passato che le ha donato violenza visiva, psicologica, e indirettamente fisica.
Sua madre che non la capisce, suo padre così disattento ai valori, alla benevolenza, all'amore vero...
E l'unica soluzione? Kiara, sempre lei. La sua migliore amica.
Un'amica che però va controcorrente e si perde nei meandri della vita.
Anche lei si perde, ma cerca disperatamente di ritrovarsi, negli occhi dell'amore suo, e adesso in quelli di Marco, il ragazzo che potrebbe forse farle cambiare vita per sempre.
Marco, l'aiutante, il suo preferito. Conosciuto forse perché il destino così ha voluto.
Lei che non crede in Dio, lei che ha paura.
Un romanzo toccante, sulla distrazione che i genitori hanno troppo spesso sui propri figli, un romanzo che tocca i fili della vita, che delicatamente e a volte in modo più forte, disturbando il lettore con un inferno vorace che rapisce e sembra un dolore, un silenzio muto, riesce a filtrare l'amore, l'amicizia, senza renderle stupide o la prima tesi dell'universo.
Temi che fanno riflettere, che inducono a guardarci dentro, perché non tutti quando sorridono hanno il cuore pieno di gioia, ma nonostante tutto possiedono una forza di fragilità pari al loro sentore di vita, alla loro bellezza interiore, alla semplicità con cui guardano fuori dal finestrino di una macchina.
Questa è una storia intricata, certo, ma semplicissima da amare, da seguire.
E poi tutto quel dolore, che se dovessi dargli un colore addosso sarebbe il rosso vermiglio delle ferite freschissime, è talmente forte, perché è distribuito sui vari settori dell'anima che si decidono tardi di esplodere, espandendo il loro mondo interiore, la loro mancata rassicurazione.
Ho apprezzato tantissimo il modo in cui l'autore ci fa scoprire fin dall'inizio debolezze e punti di forza delle protagoniste, e c'è un senso di claustrofobia che invade il romanzo a mio parere... un senso di oppressione e malattia, una condizione che colpisce tante persone purtroppo nel mondo e che sotto tanti punti di vista è un male atroce.
C'è ricchezza di contenuti, il romanzo tra l'altro si legge veramente in fretta ed ha una sensibilità ottima, che colpisce il cuore.
Si tratta di un romanzo in cui molte cose rimangono celate volutamente, i dialoghi sono veramente pochissimi, è come se fosse tutto frutto dell'immaginazione della protagonista e di Kiara, che a me fanno pensare a due gemelle, o alla stessa persona addirittura, perciò la bellezza del testo sta anche in questo: libera interpretazione e tema psicologico caratterizzato dal male di vivere, da un mare in cui si vorrebbero gettare quei doni non desiderati ricevuti dal passato interiore ed esterno.
VOTO DEL ROMANZO IN STELLINE: 5
COMPLIMENTI ALL'AUTORE, GLI AUGURO IL MEGLIO, CON TUTTO IL CUORE!
0 Commenti