Intervista fatta a Sergio Nelli ( autore di ESTATE ITALIANA) tramite l'ufficio stampa Les Flaneurs edizioni
INTERVISTA PER SERGIO NELLI FATTA DA ROBERTA CANU TRAMITE L’UFFICIO STAMPA ‘LES FLANEURS EDIZIONI’.
Innanzitutto grazie a lei e a Les Flaneurs edizioni per questa opportunità!
Nella prima domanda le chiedo: Quando è iniziata la passione per la scrittura? Era molto giovane oppure ha riscoperto questo amore verso ciò che è letterario più avanti?
Ho cominciato a leggere romanzi e a scrivere poesie da ragazzo. Poi ho smesso con la scrittura e ho ricominciato molto dopo i trentanni. Da lì, pur nella continuità, la passione per la letteratura ha fatto grandi salti.
Proseguiamo parlando di ciò che ci sta veramente a cuore in questo periodo, ovvero da quel marzo scorso in cui le vite di noi tutti sono cambiate da un giorno all'altro. Mi riferisco ovviamente alla situazione in cui verte il mondo a causa del Coronavirus. Dalla sinossi del suo libro si evince una forza incredibile, e forse è proprio la catarsi della scrittura che ha sempre salvato il mondo, non crede? In poche parole, la cultura, madre di tutte le positive concezioni della vita e dell’essere, è come un antidoto contro i mali del mondo?
Non sono così sicuro che l'effetto catartico dell'arte abbia la capacità di salvare il mondo, ma sulla produzione di antidoti non ci sono dubbi. Quanto al mio libro, non si affidi troppo alla sinossi per giudicarne la forza e l'efficacia.
Lei oltre alla scienza e alla medicina, crede che l’unione e l’intelligenza tra i popoli possa debellare in un certo senso il Covid, o almeno, nonostante esista purtroppo e si faccia sentire sempre più con il suo peso opprimente, possa essere isolato e allontanato almeno moralmente? Non per questo infatti si dice che l’unione fa la forza, giusto?
Penso che non ci sia altra strada. Quanto all'allontanamento morale, non capisco bene cosa intenda.
Essendo principalmente una book blogger, mi capita di intervistare vari autori e di ricevere in cambio soddisfazioni incredibili, in quanto ognuno di voi ha una storia diversa ma che in un certo senso ha un fil rouge che conduce sempre alla perfezione vista in ambito letterario. Nella sinossi di ‘Estate italiana’, ho letto la parola imperfezione. Questo mi ha incuriosito molto. Lei quanto si sente vicino agli imperfetti e a coloro che a volte hanno lo sguardo un po’ perso, magari come Talete rivolto verso il cielo e che però nonostante tutto non inciampano in un luogo oscuro ma si ritrovano nella luce della sapienza?
Io mi sento tra gli imperfetti e gli insufficienti in tutte le dimensioni, anche in quella letteraria.
Siamo in un secolo controverso, dove i dogmi sono stati capovolti e le persone superficiali hanno preso sempre più il sopravvento su coloro che invece hanno molto da dire, su coloro che offrono una mano ai reietti, a coloro che magari un’estate italiana l’hanno sempre sognata e non possono andare al mare perché soli o ammalati. Lei è convinto che per controversia grazie al Covid i valori persi si ritroveranno finalmente e il mondo sarà un posto più lieto e meno battagliero?
Che i dogmi siano stati capovolti non lo vedo un male, anche se non si può essere soltanto iconoclasti. Il covid, speriamo che almeno ci migliori e ci insegni qualcosa, ma è molto difficile che il lamento di Giobbe si plachi.
Il suo libro uscirà il 20 novembre e sinceramente sono molto curiosa e felice per lei anche perché dalla trama mi sono fatta un’idea di lei molto originale. La vedo come un autore positivo, malinconico, sensibilissimo ai problemi sociali, attento. Io ora non so se lei è credente o meno, ma la mia empatia mi dice che ha rispetto verso i testi religiosi. Questa che stiamo vivendo le sembra una vera e propria apocalisse oppure no? Pensa che Dio sia talmente arrabbiato con noi da essersi vendicato oppure è impossibile?
E' curioso che lei dica così perché Estate italiana non ha trama. Diciamo che si è fatta un'idea dalla tessitura del testo. Sì, si può usare questa parola, apocalisse, ma senza chiamare in causa Dio, dal mio punto di vista.
Ironicamente parlando giusto per essere positivi e vedere il bicchiere mezzo pieno, questo novembre sembra una vera e propria estate italiana, ringraziando San Martino! Non le sembra che a volte il destino giochi con noi come fossimo pedine e non persone? Oppure è ancora Dio che la ama e ci ama talmente tanto da averci donato la ‘SUA ESTATE ITALIANA’ attraverso il libro che lei ha scritto, per esorcizzare la pandemia?
Lei scherza! Speriamo bene.
LA RINGRAZIO PER LE SUE RISPOSTE E PER AVER DEDICATO DEL TEMPO AL MIO BLOG.
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