Recensione libro intitolato - DAI GRAFFI DEL CUORE NASCONO PAROLE- di Frasté

 





Parlare di questo libro è molto emozionante e catartico, fa bene al cuore e all'anima. E' come quando si cade e da bambini si grida per il dolore alle ginocchia sbucciate... solo da grandi capiremo che quei 'graffi' superficiali o evidenti non erano poi dei grandi dolori o immense 'brutture ' del corpo. 


Da grandi scopriremo che i graffi peggiori sono quelli del cuore, quando ci lascia qualcuno, oppure quando qualcosa non va come vorremmo, non è al posto giusto. 


Ma come dice Brian Molko in una canzone dei suoi Placebo: Un cuore che fa male è un cuore che lavora! Perché ho iniziato la recensione in questo modo? Perché le poesie / canzoni così come le vedo io, così come le sottolineerei io, assieme ai suoi disegni con i cuori e agli intervalli in lingua inglese ( sembrano delle vere e proprie liriche d'altri tempi nonostante il libro sia modernissimo!) parlano di tanto e di ciò che nel cuore dei sensibili è più vero ma non per questo scontato! 


L'autrice cita forse una delle frasi più semplici ma reali del 'PICCOLO PRINCIPE':  L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che con il cuore.  Il cuore: muscolo involontario pieno di graffi a volte... mai, oppure sempre in base alle sofferenze delle persone e in base all'amore che la persona riceve e dona. 


Le parole che nascono dai cosiddetti 'graffi', in questo caso, riempiono i fogli con quell'incanto che anche quando sembra volutamente spezzato come un oggetto che poi rotto e ricostruito prende quella forma deliziosa e delicata della rinascita, del preludio ad un amore che anche quando non è voluto o anche quando è lontano, platonico, essenziale, è comunque sempre graffiante, come voce roca sugli scogli, sul mare. Come una sirena che reclama il suo marinaio... 


E come un canto graffiante di sirena, di donna marina che assomiglia ad una chimera non bella ma affascinante, io mi accosto a queste liriche dallo stile pazzesco, dall'armonia meravigliosa, dal colore sgargiante ma anche delicato.


Il tempo che stiamo vivendo, quello della pandemia, ci vede sottratti i diritti forse più belli: quelli di poter avere ancora come sempre il cuore pieno di graffi che determinano la bellezza della parola, quei graffi che anche claudicanti ci donano amore e offrono per la vita ciò che è l'ultimo bacio per la morte. 

E' evidente che non possiamo fisicamente abbracciarci, ma il catartico rimane dentro noi, è palese che l'artista, e sopratutto in questo caso Frasté, voglia discernere il male dal bene, restando ferma su ciò che è positivo. Sembra quasi un Baudelaire donna che scrive di elegie e poesie tantriche o direi ancor karmike, che si riferiscono ad un destino quasi negativo, malefico, ma lei estrapola il bene da quel male, si rialza e sorride in faccia ai graffi della vita. 

E alla faccia del Covid, rinasce, risplende, e come un piatto rotto e ricomposto in stile orientale, si prende l'angelo e non il demone che acquattato vorrebbe l'anima dell'artista... 


Ed essendo amante della lingua inglese, o amato allo sfinimento quelle poesie in rima o non in rima così dolci e anche ironiche, così vere e semplici nel non essere mai patetiche o troppo dolorose. 


Il contatto con la natura, la luna, le stelle, l'amore... L'amore da sempre decantato forse in primis da Ovidio, Shakespeare, e poi successivamente da tantissimi altri autori e artisti, qua è amplificato e si mette alla prova, in alcuni ricordi che sembrano fatti apposta per rievocare dolcemente il passato, e poi il presente, come se il tempo fosse un uomo, un uomo che però non è più un archetipo ma riesce ad andare oltre le apparenze. 


Ci vedo molta psicologia, molta filosofia e anche religione in queste poesie, empatia dell'animo che risplende e rifugge da ciò che è malsano, cattivo, affinché la poesia non debba mai nuocere. 

Abbiamo detto ciao a tante cose in questo Lockdown, ma mai alla lettura, che come i valori si è amplificata. 

Vorrei consigliare a CHIUNQUE questo libro sensazionale, che spero vi piacerà come è piaciuto a me. 

Vorrei dire tante altre cose, ma credo che la recensione si debba chiudere in qualche modo, altrimenti credo che mi commuoverò nel parlarvi troppo di queste poesie così emotivamente forti, sensate, graffianti sul più bello. 


VI LASCIO CON LA FRASE DI UN AUTORE FANTASTICO... 



-Sai qual è il bello dei cuori infranti?- Domandò la bibliotecaria.
Scossi la testa.
-Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi.


(Carlos Ruiz Zafón)



VOTO DEL LIBRO IN STELLINE: 5 


COMPLIMENTI VIVISSIMI ALL'AUTRICE PER AVERMI REGALATO UN SOGNO DI QUALCHE ORA MA CHE MI RIMARRÀ' NEL CUORE PER SEMPRE, LE AUGURO CHE OGNI SOGNO CHE SERBA DIVENTI REALE E CHE IL SUCCESSO LA TRAVOLGA TOTALMENTE...  ♥




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1 Commenti

  1. Complimenti per questa recensione così curata. Bellissima la chiosa finale...

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