Intervista all'autrice Angelina Todarello

INTERVISTA ALL’AUTRICE ANGELINA TODARELLO FATTA DALLA BLOGGER ROBERTA CANU PER IL BLOG ‘LA STANZA DEI LIBRI DI ANNABEL’  
 
Grazie per il tempo che mi dedicherai e grazie per essere qui!  
 
La prima domanda è questa e serve un po’ a rompere il ghiaccio: quando ti sei approcciata al mondo della scrittura? Eri piccola oppure già adulta?  
Mi sono approcciata alla scrittura verso i 14/15 anni, con un breve racconto. Ho scritto versi fino a 22 anni e poi ho avuto un decennio di blocco. Continuavo a leggere ma non riuscivo più a prendere la penna e trascrivere i miei pensieri. Ho ripreso di getto a 32 anni, succube di un'ispirazione folle, ho iniziato a pubblicare, vincendo il timore del giudizio. 
 
I libri come sappiamo sono un mondo fantastico che ci trasporta in altri luoghi lontani, ma stando fermi. Cosa ne pensi della frase di Virginia Woolf: Penso che il paradiso sia leggere continuamente senza fine? 
Penso che sia assolutamente vero. Per le letture mi lascio guidare dall’istinto. Ogni lettura è un'estasi paragonabile al Paradiso, credo. Viaggi attraverso l'anima di un'altra persona che se è affine alla tua… è come farci l'amore. Ti leghi, ti unisci in qualcosa di sublime perché non è materiale. 
 
A tal proposito vorrei chiederti nella terza domanda: Quale libro tra tantissimi che avrai letto ti ha trasportata in quel paradiso anche solo per un frangente o per molto  più? 
Le storie d'amore di Danielle Steel, non ne ho uno in particolare perché dopo vent'anni che la leggo, ancor oggi le sue storie mi fanno sognare amori straordinari e fuori dal comune, amori impossibili che diventano possibili, amori in cui la gente comune non crede. Per viverle penso bisogna avere la mente in un mondo parallelo, in un mondo che noi scrittori conosciamo bene, perché è la nostra casa. 
 
Quarta domanda e qui arriviamo al cuore dell’intervista in quanto la protagonista indiscussa ora sarai proprio tu con il tuo romanzo,quello che gentilmente mi hai dato per la recensione.  
 
 
Il libro in questione è Legami nocivi- i danni della gelosia.  
 
Che cosa è per te la gelosia eccessiva? E invece che cosa rappresenta per te la resilienza?  
Ops… nervo scoperto   , la gelosia mi accompagna fin dalla nascita, l'uomo più geloso di tutti, è stato mio padre. È un sentimento, che abberro e che mi fa paura e chi la prova ti “tappa un po' le ali, diciamocelo". Ne ho sofferto anche io e l'ho superata, quando ho imparato ad Amare e che non puoi amare se doni con pretesa. Ad oggi, la resilienza per me è saper accettare il compromesso con il tuo carceriere. Essere consapevole che essa dimostra un amore malato che danneggerà entrambi ma non contrattaccare chi lo prova perché è esso stesso vittima del suo male e per indole sono portata a non abbandonare chi soffre, però resilienza è conservare ancora ad oggi la parte migliore di me, solo per me stessa, per tutelarla perché mi sento ancora molto giovane per appassire dietro un amore malato. Resilienza è resistere alla tentazione di morire. 
 
Nella quinta domanda vorrei entrare nel vivo della storia che hai scritto senza spoiler are il romanzo ovviamente.  
Hai scritto un libro molto  bello, come avrai capito dalla recensione che ho fatto. A tal proposito vorrei chiederti. Secondo te oggi giorno gli uomini sono molto più possessivi e anche fintamente forti e perciò fragili e falsamente innamorati rispetto agli anni ad esempio 70 o 80? 
Cara, è una meravigliosa domanda. Credo che oggi come ieri, l'uomo tende a mostrare la sua parte fragile solo alla donna che riuscirà a dargli un amore incondizionato affinchè si senta serenoo di abbattere i muri, perché quella donna non lo abbandonerà. Penso che non esiste differenza nell'amore tra ieri e oggi, tra uomo e donna, donna e donna, uomo e uomo… è sempre tutto uguale perché il materiale muta, ma ciò che è astratto rimane tale nei secoli dei secoli. È l'amore non è tangibile materialmente, quando lo provi lo senti e se lo provi è impossibile farsi acceccare dalla gelosia eccessiva che porta a vedere cose che non ci sono, che non è sinonimo di “fortezza" ma di amore “malato" è come tutte le malattie va curato. Che sia uomo o donna a provarlo. Poi ovviamente che la gelosia dolce…quella semplice sensazione di fastidio che qualcuno possa prendere il tuo posto nel cuore di quella persona… ma appunto è una sensazione che non deve trasformarsi in gesti o parole violenti.  
 
Nella sesta domanda vorrei chiederti: cosa ne pensi della società odierna e dei rapporti interpersonali ai tempi dei social network? Credi che le persone siano più violente o anche menefreghiste verso i reietti, poveri, meno fortunati, adesso che face book o Instagram e altre piattaforme social hanno diciamo preso il sopravvento?  
Purtroppo il progresso ha il rovescio della medaglia. È una lotta continua anche il virtuale tra bene e male. È un mezzo che abbiamo a disposizione e che angeli e demoni usano per i loro fini… C'è più possibilità di fare del bene ai più indifesi e deboli, ma anche il contrario. 
 
Settima domanda: torniamo a parlare di libri in generale, perché è un argomento davvero importante e che incuriosisce i lettori dell’intervista. Qual è o quali sono i tuoi scrittori preferiti?  
 L'indiscussa Danielle Stelle, leader di tutti i tempi nei romanzi rosa. Ha scritto anche qualche libro autobiografico molto forte. “ Brilla una stella “ per esempio è dedicato al figlio suicidatosi a 20 anni, soffriva di bipolarismo. Te ne consiglio anche la lettura perché è intimo e toccante. 
Poi mi piace leggere gli estratti di Sigmund Freud, amo la psicologia e se avessi potuto, avrei fatto l'università studiando questa materia.  
Poeti molti, soprattutto Leopardi, Pascoli, ma spazio molto tra gli autori dell'800. Poi da più di un anno mi appassiona quella di Luigi Brancaccio, poeta contemporaneo che stimo molto e credo scriva poesia sublime, vicino allo stile che ho sempre amato e a cui aspiro di arrivare.  
 
Ricollegandoci alla domanda precedente, nell’ottava ti chiedo: che rapporti hai con la  poesia? Le leggi, le scrivi? E se posso aggiungere qualcosa… ti sei mai rapportata con gli Haiku giapponesi?  
La poesia è l'arte della scrittura, è come un quadro per il pittore. Uno scrittore completo deve avere agende colme di poesie. Non mi azzardo a definire i miei versi, quelli pubblicati e non, POESIA perché sono solo versi liberi. Per me Poesia è anima, è l'animo dello scrittore… è li che si celano i suoi intimi pensieri, la sua natura, la sua mente, il suo cuore. Poesia è IL TUTTO della letteratura e se raffinata ed elegante mi fa completamente andar in estasi ed entrare in uno stato di trance in cui mi lego completamente con l'autore, come in una relazione. Amo la poesia, quella ottocentesca, il periodo della letteratura romantica. Penso che quella sarebbe stata la mia epoca perfetta.  
 
Penultima domanda…  
 
Se tu fossi un personaggio di un qualsiasi libro scelto da te chi saresti e perché?  
È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie. Orgoglio e Pregiudizio.  
Elizabeth Bennet, e il suo amore con Darcy, è stata una storia molto affascinante per me. Penso di avere molte caratteristiche riconosciute a lei da Jane Austen. Ma non penso di rispecchiarmi totalmente. Di sicuro è un personaggio che mi è rimasto a cuore e di cui mi sento un po' assoggettata. 
 
 
 
 
Arriviamo alla fine dell’intervista ahimè! 
 
Per concludere in bellezza vorrei chiederti: A quanto ho capito, ed è giusto così per secondo me l’amore è amore SEMPRE, non sei contraria alle unioni omosessuali e nel libro infatti due personaggi sono gay.  
Ti è mai capitato di scrivere o voler scrivere un libro totalmente dedicato al mondo LGBT?  
Sinceramente penso di non scrivere mai di cose che non conosco approfonditamente. Purtroppo il mio indottrinamento religioso e l'educazione rigida con cui sono cresciuta fino all'adolescenza combattono costantemente con la mia indole sognante dell'amore universale, eterno che va oltre la carne. 
Quindi sono per i legami dell'amore anche con lo stesso sesso ma non potrei mai scrivere un intero libro su un mondo che conosco poco e non voglio pregiudicarmi con qualche caduta di stile. Scrivo solo se mi sento completamente rapita e coinvolta da ciò che scrivo ed essendo etero avrei difficoltà a percepirne la vera univocità di queste relazioni, perciò mi limito ad appoggiarli senza pregiudizio. Tra l'altro conosco coppie gay anche sposate e felici, perciò W l'amore! 
 
 
Grazie per essere stata con noi, ti auguro tanto successo ! 

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