Recensione romanzo di Valerio Tagliaferri 'Ciacco, l'ennesima involontaria inchiesta dell'ineffabile di Tuccio'
Corrado di Tuccio è sicuramemte un uomo atipico...così come tutto il romanzo che lo vede come protagonista.
Il libro è un giallo con tinte a tratti umoristiche ma anche e sopratutto nere.
L'autore ci racconta in un breve libro le vicissitudini di un semplice uomo che lavora come addetto alle pulizie nonostante la sua laurea in fisica, con il vizio di trascorrere tutte le notti davanti al computer e navigare in internet, anche se ne va della sua salute in quanto ha un problema al nervo sciatico e la postura non gli rende giustizia.
Le problematiche fisiche però si attenueranno quando pian piano Corrado si renderà conto che non può vivere chiuso in casa e trascorrere il tempo sempre sulla rete, come se fosse quasi una condanna.
Il medico gli suggerisce di camminare, e allora inizia ad uscire e si fa coinvolgere indirettamente da dei quesiti, da delle indagini su dei delitti o semplici notizie talvolta stravaganti.
Corrado in seguito acquista un tablet e decide di seguire un programma ben noto in cui si rievocano i delitti più famigerati in maniera grottesca, paurosa, sanguinolenta.
Il carattere di Corrado è mite e dolce, pacato perciò spesso chiude gli occhi davanti ad uno scenario finto ma splatter.
Tutto il romanzo non ruota solo attorno alle 'civette', le informazioni poste sui tabelloni davanti alle edicole, che Corrado legge ogni giorno comprando ben due giornali differenti per rimane aggiornato e inoltre anche dei fumetti, no, il ruolo fondamentale di Ciacco ( un senzatetto che ha tentato il suicidio crecando di impiccarsi) sarà il fulcro del romanzo... e così l'Inferno dantesco che sembra non c'entrare nulla ma in realtà sarà una sorta di metafora della vita di Ciacco, colui che non desiste dai pranzi luculliani!
Il libro è molto interessante, forse l'unico neo sono i refusi vari che a volte appaiono per distrazione molto probabilmente.
Ma a parte questo, ho trovato la storia veramente fattibile e raccontata come una cronaca nera dalle tinte gialle, davvero originale e veritiera.
Lo stile è pulito, mi è piaciuto molto il modo incantevole in cui il linguaggio è nonostante tutto non troppo forte ma alla portata di tutti. Ci sono delle scene più cruente di altre ma al contempo apprezzabili poiché non trascendono il ribrezzo eccessivo.
Nel romanzo sembra che si sposino perfettamente dolore e gioia, passato e futuro, presente nostalgico e humor nero.
Ci si immedesima nei dolori, si trovano similitudini, emozioni, nuclei di affetto, vite disperse che cercano di riunirsi, di ricucire trame come ferite sanguinanti.
Ho trovato che il romanzo sia abbastanza criminologico e sospeso tra l'analisi e la psicologia più profonda, credo che l'autore ci voglia portare all'interno dell'Io e dell'Es.
Freud, Jung, oppure non solo psicologi ma anche filosofi e scrittori... vi è tutta una serie di legami nostalgici e stretti tra loro.
Uniti da sospetti e da un finale travolgente.
Un disegno perfetto.
Posso solo dirvi infine che vi raccomando la lettura appieno.
Voto del romanzo: 5 stelline.
Commenti
Posta un commento