Recensione romanzo di Enrico Musso 'Esercizi di potere'




Ringrazio infinitamente per la copia digitale dell'opera.


Questo è veramente un romanzo di ascesa verso il potere. Che sia esso politico, finanziario,  economico o sessuale, il potere prende forma rapidamente, fin dalle prime pagine. 
È incantevole e stupefacente l'armonia con cui pero' spesso ci si distragga da questo stesso  potere per incanalare sguardo e memoria su ciò che è naturale, meno conservatore, più alla portata di tutti. 

I dettagli sono talmente minuziosi da far emergere l'anima del libro, che diventa un'opera d'arte, una lettera aperta a tutti su ciò che è la politica, sbaragliando concorrenze, demagogie e strappando ed estrapolando il dolore in vari termini linguistici. 

Il deep web, la mistress, etc etc, sono soltanto due piccole gocce in un mare che mostra tutto il suo ordine morale, come un codice etico. 

Sorprendente la maestria con cui l'autore descrive scene piuttosto esplicite senza sfociare nel volgare. Vi è sempre un'allure che dona rigore e compostezza, come quando ci si stringe il nodo alla cravatta oppure si tiene la ventiquattrore in una mano, la stessa che al polso ha un orologio costoso probabilmente. 

Definire il pathos in questo romanzo piuttosto corposo è senza dubbio complicato, poiché si susseguono azioni su azioni,e le emozioni sono palpabili come terra che brucia, come un rapporto che raggiunge il culmine del piacere con un gran dolore. 

Romanzo corale ben impostato sulle sensazioni che arrivano all'improvviso e scavano sotto pelle. 

Quando mi è stato proposto di leggere questo libro sono rimasta spiazzata in modo piacevole. Da subito avevo capito che si sarebbe trattato di un esperimento per me nuovo, un thriller politico che lascia con il fiato sospeso. 

Romanzo affascinante, cosmopolita, esotico, nordico, che comprende ossimori grotteschi ma anche ironie dell'animo che non vengono tralasciate mai ma nemmeno elargite troppo. 

Cosa si nasconde nel mondo della politica? Qual è il prezzo da pagare per scovare la verità senza uscirne pieni di graffi, di cicatrici? 

Tra ambienti sfarzosi, vittime, dolci compromessi, amori sfocati e il potere sempre sotto braccio, il libro sembra un ammonimento a stare attenti a non giocare con il fuoco, ma anche a istruirci sul mondo della politica e tutto ciò che ne concerne. 

Roma, Parigi, la Russia... Enrico Musso ci fa viaggiare, ci insegna a comprendere per filo e per segno che la casa non è solo il Palazzo, anzi, fuori vi è molto, molto di più.  

Uomini e donne, la ricchezza, il sesso che non conosce vergogna o freni inibitori, tutto un concentrato di azioni-reazioni, che vedono Gabriele, Sonia, Riccardo  e altri personaggi alle prese con verità scomode, ma anche con il giornalismo,con il mondo del lavoro che è un tema centrale. 

Non manca davvero niente ed Enrico Musso ci tiene incollati al suo libro. La lettura è scorrevolissima, piacevole come ammirare un quadro, la Gioconda di Leonardo o perché no la Venere di Botticelli. 

Lo stile è unico, enfatizzato da termini anglosassoni, francesi, russi etc. 

È sensuale, provocatorio, sublime e al contempo dolce come lo zucchero. 

Di facile comprensione, il ritmo è sempre più energico e non vi sono débâcle di stile  o refusi, cosa molto importante! 


Il potere è dentro di noi e fuori di noi. 
Ma cosa siamo disposti a fare pur di ottenere tutto? Quel qualcosa che sembra grande come il mondo,come un PALAZZO.

A volte sembra che la vita non ci dia abbastanza... ma se sopraggiungesse la morte o la vergogna, la prostituzione, uno sbandamento, poco coraggio, poco rispetto, mancanza di valori e molto altro, ci fermeremo qui o andremo ugualmente oltre, magari cedendo il potere a qualcun altro? 

È un gioco di parole, un gioco di potere.

È come dire 'vendo l'anima al diavolo pur di ottenere ciò che desidero'
Ma il potere, quello vero non dipende né dall'uomo e né dal tentatore. 

Politica, sembra un termine che conosciamo benissimo. Ma statemi a sentire:  leggete il libro di Enrico Musso e allora vi si aprirà un mondo differente a quello a cui siete abituati. 
La politica non vi sembrerà più così ostica o antipatica, strana o insensibile. 

Disarcionate le regole del potere, qua tutto è davvero possibile...

Anche un esercizio perfetto. 

Infine, mi ha colpito molto l'introspezione dei personaggi, la loro empatia, i tratti caratteriali, la spavalderia di alcuni di loro e allo stesso tempo l'evoluzione dei ritmi di crescita personali. 
Potrei osare dicendo che assomiglia ad un romanzo di formazione già copiosamente strutturato nelle sue parti, ma nonostante questo incalza su certe doti dei personaggi e sulle loro estreme fragilità o altrettante estreme capacità di concordare un patto resiliente con l'esistenza. 

Qui si va fuori dal solito tema poltico-corrotto. Non ci sono i topos comuni dell'aborrire un uomo solo perché fa politica, sia che sia dell'opposizione o di quant'altro. C'è davvero molto,molto di più.  Vi è la vita vera sociale di coloro che danno forma al libro rivelando tutto, scenari e segreti. 




Voto del romanzo: 5 stelline 


 

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