Recensione 'Polaroid e qualche breve filmato'

Ringrazio l'autore per avermi fornito dell'edizione digitale dell'opera.


Questo mini-libro sembra per davvero un album di foto scattate a volte in controluce, altre con un sole che spacca perfino le pietre e unisce le storie dei malcapitati o dei fortunati in amore. 21 micro lezioni di vita, che enormemente elogiano l'essere umano nella sua criticità, desolazione, amore sconfinato per la propria famiglia e anche irriverenza. 
42 pagine di storie a volte legate tra loro da un fil rouge che sistema quasi come fosse un pregio, quell'ilarità che quasi a volte sfotte persino il lettore compiacendosi di essere bella e perfetta. 
Vi è anche un mini trattato amore-meteo che  include la raccolta e la conclude ma sembra quasi che lo si possa posizionare all'inizio o in mezzo agli altri racconti, facendo da intermediario tra una diapositiva e un'altra. 
Personaggi strani, fotografi di se stessi e della loro  condizione di vita astrusa e complicata. 
C'è  chi mangia i mandarini e poi getta i semi ripetutamente nel terrazzo di altre persone ( Eloisa!) E chi invece fa amicizia con un serial killer. 
C'e chi pensa che il vero amore sia l'amore perduto e chi immagina una donna con i capelli blu proprio come se fosse vera e non di semplice carta. 
Immagini suggestive che si incollano nella mente e nella memoria del lettore che indaga, si incuriosisce e che quasi è dispiaciuto per la brevità dei racconti da cui traspare tutta la bravura dell'autore nel rappresentare immagini idilliache o sporche proprio come se fossimo in una camera oscura e le foto fossero pervenute al mittente o ai mittenti sia in dissolvenza che in un'autenticità e professionalità da far paura e invidia. 
Sembra di sentire il click della macchina fotografica ogni volta che leggiamo un mini racconto nuovo, sembra di volteggiare con i protagonisti e con le loro assurde situazioni. Ci sono anche scene normali di vita quotidiana certo, ma il sunto è quasi di sommossa interiore e apocalittica. 
I sospiri e i pensieri dei personaggi con le loro vicende assurde e che talvolta impietosiscono e altre fanno sorridere o commuovere, sembrano anche nostri. 
Noi ci muoviamo tra  quelle polaroid, e come gatti con passo felpato e pieni di peli sulla pancia ma non sulla lingua ridiamo o piangiamo guardando quelle foto! 

Lo stile è unico e perfetto. Ho trovato due errori non gravi perciò non abbassero' la media del voto finale. 
Ho apprezzato davvero l'inserimento di parole di uso non comune ( come già l'aitore ha fatto nel precedente libro recensito ieri da me) e anche le tematiche inusuali. Cioè ha preso uno spicchio di cielo o d'arancia matura assolutamente normale e ne ha fatto una bella spremuta mischiando ingredienti su ingredienti fino ad ottenere un composto unico nel suo genere. 
Niente di più bello!
La dolcezza del tempo e dell'amore famigliare, un poco è in disuso e un altro po' è largamente vissuto dai protagonisti che, in trappola in una realtà quasi a volte tremenda e non bucolica devono affrontare guerre personali in un climax ascendente. 
Personalmente credo che i filmati che abbiamo 'visto' e che 'vedrete' se deciderete di leggere  il libro ( consigliato anche il precedente!) Siano autentici come autentica è la voglia di guardare altrove, sputando il nocciolo dolce ma amaro della solitudine e della vergogna.
Scaltri e soggiogati dal loro essere a volte troppo sicuri di sé, alcuni protagonisti sembrerebbero anche rappresentare dei vizi, altri invece delle virtù come la calma e l'amor proprio. 
Un mix di aspettative, di estasi e di immagini che si imprimono e non vanno via facilmente.

Complimenti all'autore che stavolta ha davvero superato se stesso facendo capire che anche un libro brevissimo ma di alta qualità può essere molto molto interessante! 

Assegno al libro il massimo del punteggio ovvero 5 stelline.

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