Recensione IL GHIACCIO NEL CUORE AUTRICE: LIVY FORMER Tutti i bimbi sono sacri. Lo dice anche e sopratutto Gesù quando nel Vangelo spiega che proprio i bambini devono andare da lui, devono essere condotti da colui che è via, verità e vita. E guai a chi torce loro solo un capello! Lo sa bene la protagonista di questa storia intrigante e sincera, Nora, che ha perso molti anni prima suo fratello Pino per mano di un assassino nei boschi della Sardegna. Il libro varia moltissimo sia per quanto riguarda i luoghi che le aspettative dei personaggi che si muovono come fossero uniti da una sorta di magia, da un'alchimia che li protegge. Uomini e donne, passioni e tradimenti ma la vera e cruda realtà è il sospetto che Pino lo possa aver ucciso un mostro, un uomo indubbiamente senza cuore già visto da qualcuno dei familiari di Nora ( Eleonora) Chi farebbe del male ad innocente? Come lo definisce Livy Former: un angelo del paradiso. -Mia mamma dice che non somigli per niente a tuo fratello- se ne era uscita fuori Maristella Mura durante un intervallo, lo sguardo acutodegli occhi dorati e molto vicini fissi su di lei, le mani intorno alla corda dell'altalena che aspettava di occupare. Una giornata di maggio di cieli tersi di smalto blu, col maestrale che diffondeva il profumo del cisto selvatico e del biancospino, sollevava gonne e scompigliava i capelli. -Io non ho fratelli- rispose stupita. Vent'anni senza il proprio fratello sono tanti. Ma senza sapere chi gli ha tagliato la gola è ancor peggio perché Nora che è rifiutata da sua madre che invece la vorrebbe più vicina e dolce non si darà mai pace e soffrirà per questo distacco da Pino. Lei che non voleva nemmeno il cibo, che rifiutava di vivere. I personaggi sembrano quasi richiamare quelli di Edgar Lee Masters nell'Antologia di Spoon River ripresa poi da Fabrizio de André nel suo album non All'amore né al denaro né al cielo... ma se in Spoon river le persone parlavano in modo corale da morte, qui la vita è presente. Amore e morte/ connubio triste ma dolce. I protagonisti parlano in brevi capitoli dedicati ad essi e raccontano ricordano si esibiscono nelle loro virtù migliori o peggiori. Teresa cucina, le patate sono pronte e si prega spesso. Il rosario; Dio, La Madonna santa sono sempre presenti perciò come spesso accade nelle isole la fede è un argomento molto sentito. Una tragedia che da una parte insegna comunque a vivere poiché la morte di un bambino che non ha nemmeno compiuto 7 anni fa riflettere sull'importanza della vita e sulla speranza di un futuro migliore. Come se dalle bombe potessero nascere rose... come se citando de André appunto dal letame nascessero sempre fiori. Romanzo breve corale scritto con uno stile curatissimo, forse avrei evitato delle frasi ripetute varie volte e certi discorsi che sembrano spesso mirare allo stesso punto. Per il resto lo trovo un libro molto interessante e consigliatissimo. Detto questo assegno 4 stelle al
romanzo dell'autrice Livy Former. ♡ Ringrazio la scrittrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo bel libro e le auguro il meglio.

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