Recensione al libro intitolato CONVULSIONI, LE CONFESSIONI DI UN COPYWRITER - PAOLO SFIRRI






Ringrazio la casa editrice per la copia digitale dell'opera.


Recensione: 

Un testo ben organizzato, che punta a sconvolgere ogni equilibrio lessicale, restando però con i piedi per terra.

Un libro che definirei una sorta di manifesto super - futuristico, come se quel copywriter che racconta da vari punti di vista trattando diversi temi, fosse un superuomo caro a Nietzsche.

Una storia che contiene più storie, che calca specialmente sul linguaggio, sull'abbellimento e al contempo sul disfacimento di un'epoca in cui il lavoro disumanizza l'uomo.

La storia ha tutta l'aria di essere una denuncia, è ovviamente originalissima e controversa, a tratti politicamente e moralmente scorretta ma è sicuramente un colpo al cuore, un pugno allo stomaco ben dato. 

Il lettore rimane incantato e allo stesso tempo frastornato, poiché il tessuto dell'opera è come carne sul fuoco: cuoce e le fiamme divampano, e quando il piatto è pronto e la carne viene portata alla bocca grazie all'utilizzo della forchetta e quando si mastica la carne ci si accorge che è ancora dura, quella carne però è saporita,   è  buonissima. 

Ho fatto questo paragone perché il libro è scritto benissimo e ha quella crudezza di intenti che spesso è scomoda ai falsari della vita, coloro che non accettano la verità e anzi la soffocano continuamente. 

Uno spaccato di quotidiana routine spezzata da un vero e proprio vocabolario che in alcuni casi rasenta l'ironia e cattura, spesso con durezza, l'attenzione dei lettori.

Il libro è talvolta macabro e arricchito da scene esplosive, e vi è una visione distorta della realtà talvolta... come se gli squarci poetici e riflessivi, ma anche le elucubrazioni mentali fossero dipinte in uno scenario apocalittico. 

Un quadro, una visione, un sogno lucido, un'estensione di un incubo realistico, non è semplice classificare l'opera e rinchiuderla in un genere specifico poiché va controcorrente e ha degli exploit pazzeschi di armonia e disarmonia.

Le confessioni di un copywriter, è un libro quasi inconsapevole della propria bellezza, è praticamente tutto ciò che spiazza ma piace perché è ingiusto a volte eppure proprio per il suo coraggio e per la bravura dell'autore riesce addirittura a sedurre a mio avviso.

Fascinazione, delirio e quasi senso impudico d'onnipotenza. 

Ho amato tutto di questo libro, anche gli sprazzi euforici di sana o insana (?) follia.

Voto del libro in stelline: 

☆☆☆☆☆

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